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Da lettori on line a talent scout: “iQuindici”

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Ospite della rubrica “Il covo dei blogger”, la coordinatrice del gruppo de iQuindici, Monica Mazzitelli

a cura di Arianna Cameli

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Il sito de iQuindici

Con l’avvento del Web sono cambiati diversi aspetti del mondo delle Lettere, specie di quello emergente e giovanile. Se da un lato il ruolo dell’autore si ridefinisce in un nuovo soggetto spesso di tipo collettivo, come i Wu Ming o i Kai Zen, insieme ad altri vari esperimenti editoriali nati negli ultimi anni, dall’altra parte a destare forse più curiosità e interesse è la figura del lettore. Nuovi modi di utilizzare la scrittura sembrano coniugarsi anche a nuove modalità di fruizione del testo narrativo. Altrove avevamo parlato della diffusione e dell’estrema carica di novità ed entusiasmo dei Gruppi di lettura.

Una realtà nata invece esclusivamente in Rete è quella de iQuindici: un gruppo di lettori forti costituitosi intorno al collettivo di scrittori Wu Ming. Il loro obiettivo è quello di leggere manoscritti inediti, esprimere pareri e promuovere l’accesso libero e gratuito alla cultura attraverso l’uso del copyleft. Col tempo iQuindici si sono fatti conoscere anche in ambito editoriale, il loro comitato di lettura difatti è diventato un’importante fucina per i nuovi autori in cerca di una pubblicazione. Tra gli editori “in ascolto” dei pareri de iQuindici troviamo Einaudi Stile Libero, Gaffi Editore, Valter Casini Editore, Marsilio, Giulio Perrone Editore, quest’ultimo tra l’altro ha pubblicato recentemente un’antologia curata da una delle coordinatrici del gruppo: Monica Mazzitelli. Il libro s’intitola Tutti giù all’inferno, ed èun viaggio in 33 canti sulla metropolitana di Roma: ogni fermata una trasgressione, un delitto, una fuga dell’anima. E tra gli autori dei testi ci sono Guglielmo Pispisa, Jadel Andreetto, Giulia Fazzi e Yari Selvetella, poi ancora Chiara Valerio e Francesco Fagioli, Marino Magliani e Valeria Brignani, con altri talenti emergenti scoperti da iQuindici, infine un piccolo inserto di Giulio Mozzi, scrittore e coordinatore di Vibrisselibri, una casa editrice nata dall’esperienza del bollettino Web. I “quindicini” insomma tendono a inserirsi in un circuito che va ben oltre quello di semplici lettori, all’interno del loro sito c’è una ezine, INCIQUID, nella quale vengono discussi gli ultimi manoscritti in lettura, e alcuni di loro hanno iniziato a scrivere e pubblicare per conto proprio. Ne parliamo con una delle coordinatrici, Monica Mazzitelli.

* Come si sono formati iQuindici?

«Il gruppo è nato 5 anni fa, in seguito a una discussione su Giap, la newsletter del collettivo di scrittori Wu Ming, che li ha portati a decidere di provare a formare un gruppo di lettura di inediti con alcuni lettori della newsletter che si erano dichiarati sensibili al progetto».

* Perché vi chiamate “Lettori residenti”? In che cosa consiste la vostra attività di lettori?

«L’aggettivo “residenti” fa riferimento a un saggio di Peter Bichsel citato durante la discussione, diciamo che da solo non vuol dire molto ma ci è rimasto “incollato” da quel contesto e quindi ce ne siamo affezionati. La nostra attività consiste nel leggere manoscritti inediti (due letture per ciascun manoscritto) e dare dei pareri informali e da semplici lettori agli autori, che possono quindi confrontarsi con lettori esterni alla propria cerchia familiare».

* Quali case editrici hanno seguito i vostri pareri?

«Abbiamo contatti con vari editori (tutti i principali), quindi possiamo dire che quasi tutti siano interessati a ricevere nostre segnalazioni; il che non significa comunque che un libro proposto venga necessariamente pubblicato. Abbiamo portato alla pubblicazione alcuni manoscritti con Einaudi Stile Libero, Marsilio, Giulio Perrone e altri, e grazie alla diffusione copyleft siamo riusciti a far arrivare uno dei nostri più bei romanzi (Ferita di guerra di Giulia Fazzi) a essere pubblicato in Francia con il prestigioso editore Gallimard».

(Continua a leggere…)

http://www.stpauls.it/letture/0711let/0711le86.htm



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