di giulia
Accabadora è una bella storia su due donne: la piccola Maria e Tzia Bonaria, unite da un legame adottivo che salverà Maria dalla povertà e Tzia Bonaria dalla solitudine di zitella. Il romanzo non ha bisogno di presentazioni, ha vinto il Campiello e suscitato l’entusiasmo dei lettori. Non solo per l’istituzione del fille d’anima -forma […]
Accabadora è una bella storia su due donne: la piccola Maria e Tzia Bonaria, unite da un legame adottivo che salverà Maria dalla povertà e Tzia Bonaria dalla solitudine di zitella. Il romanzo non ha bisogno di presentazioni, ha vinto il Campiello e suscitato l’entusiasmo dei lettori. Non solo per l’istituzione del fille d’anima -forma arcaica di adozione- ma per l’attività segreta che svolge Tzia Bonaria: l’accabadora, appunto, colei che facilita ed accompagnare alla morte chi vorrebbe ma non riesce ad andarsene. Accabadora, come ogni buon romanzo ci parla di noi, della nostra capacità di accogliere ed adottare con gratuità, della possibilità di compensare la mancanza d’amore con altro amore e della difficoltà del nostro tempo di parlare e vivere la vecchiaia e la morte.
Ascolta l’intervista a Michela Murgia

Puntata del 29 gennaio 2011
a cura di Giulia Gadaleta