letteratura nordamericana – MOMPRACEM http://www.mompracemradio.it/mompracem Settimanale avventuroso di letteratura Fri, 04 Nov 2011 13:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.1 Mompracem Paperback 3: ISBN http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/01/19/mompracem-paperback-3-isbn/ http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/01/19/mompracem-paperback-3-isbn/#comments Tue, 19 Jan 2010 17:45:51 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=731
More about Uomini nello spazioll 19 dicembre 2009 è andata in onda la terza puntata di Mompracem Paperback, la versione cartonata di Mompracem. La trasmissione che per un sabato al mese si occupa del libro visto da dietro, più che da dentro. Uno speciale monografico su una casa editrice, con interviste a editori, autori, editor e addetti ai lavori.

More about Il nemicoAbbiamo parlato de Il Nemico di Emanuele Tonon, di Uomini nello spazio di Tom McCharty, del libro autobiografico dei Clash, dei libri di Simon Reynolds e Torsten Kroll e in generale delle edizioni ISBN. Musiche di: Clash, Set Fire On Flames, Crime and The City Solution.
More about The Clash

Qui  potete ascoltare la puntata

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Horror http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/01/15/horror/ Fri, 15 Jan 2010 13:27:51 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=709 More about Il diciottesimo vampiroDomani alle 17:40 va in onda Paperback, la versione cartonata di Mompracem. La casa editrice ospite sarà una casa un po’ particolare. Si tratta infatti di un editore specializzato in un solo genere, che a sua volta è un po’ particolare: l’horror.
In studio il vostro affezionato Kai Zen di quartiere J e la Compagnia Fantasma, al telefono il patron di Gargoyle, Paolo de Crescenzo e l’autore de Il 18° Vampiro, Claudio Vergnani

“Sbarco il lunario uccidendo vampiri. Non è un compito difficile, ed è sempre meglio che lavorare. Io e i miei compagni li distruggiamo durante il giorno, mentre dormono il loro sonno di morte, nascosti nei loro miserabili covi. Non possono reagire. Un paio di colpi di mazzuolo ed è fatta. Forse non è il mestiere più bello del mondo, ma è facile e socialmente utile. Non occorre coraggio o particolare determinazione. Non serve essere animati dal sacro fuoco della giustizia. Serve solo un po’ di pratica e tanta disperazione. Per certi versi è come la disinfestazione di topi o insetti: fai quello che devi fare, sopportando il disgusto, e poi te ne torni a casa. Sempre che non si finisca per esagerare, per passare la misura. Il problema è che non sapevo che esistesse un confine. L’ho saputo solo dopo averlo oltrepassato. E a quel punto, tornare indietro non era più possibile…”

Abbiamo scelto una colonna sonora adatta alle atmosfere dei libri della Gargoyle: Bauhaus, Cramps, Black Lips, Coil, Alien Sex Fiend e qualche brano che arriva “direttamente dalla fossa” tratto da una compilation di gruppi proto punk degli anni ’60 con un immaginario fortemente orrorifico.

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ALICE MUNRO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Thu, 08 Nov 2007 13:44:52 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Puntata del 10 novembre 2007 

Alla scoperta di Alice Munro, considerata la più grande scrittrice canadese, in odore di Nobel. La sua forma è la novella, la short story di cui è maestra: attraverso una vicenda riesce ad affrescare un’intera vita, illuminandone i misteri più intimi. Dal 1968 ad oggi, con oltre dieci raccolte di racconti, Munro è riuscita a tracciare una mappatura dell’animo umano che procede per illuminazioni, indizi, segreti svelati, buchi temporali che lasciano intuire il flusso denso e a tratti perturbante della vita.

Ne parliamo con Adalinda Gasparini, psicoterapeuta e psicanalista, organizzatrice del Convegno La casa di parole – Alice Munro (con critici letterari e cinematografici, storici, psicanalisti) dedicato alla scrittura della Munro e sui suoi legami con la psicanalisi: sia le avvincenti storie della scrittrice che il metodo dell’analisi, infatti, procedono per via di levare e non per via di porre., come in una sorta di “poliziesco dell’esistenza”. Un modo per vivere insieme una grande esperienza di ricerca in se stessi e nel mondo umano.

Alcuni libri di Alice Munro letti per voi da Mompracem: In fuga, Il percorso dell’amore, Il sogno di mia madre, Amico Nemico Amante (editi da Einaudi); La danza delle ombre felici, Segreti svelati (editi da La Tartaruga Edizioni)

A cura di Azzurra D’Agostino

Ascolta la recensione di Azzurra d’Agostino

Ascolta l’intervista a Adalinda Gasparini

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GEORGE PELECANOS su RUMORE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/07/george-pelecanos-su-rumore-di-ottobre/ Sun, 07 Oct 2007 13:54:23 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/07/george-pelecanos-su-rumore-di-ottobre/ Eccovi qualche stralcio della lunga intervista che mi ha rilasciato George Pelecanos
Abbiamo parlato dell’ambientazione preferita dei suoi romanzi, Washington D.C., di come sia arrivato a scrivere e del perchè l’immaginario e la cultura afroamericana siano così importanti nei suoi romanzi. E poi dei suoi gusti musicali, della sua visione del mondo e infine del suo nuovo romanzo Il giardiniere notturno.

La potete leggere integralmente sul numero di ottobre di Rumore

A proposito delle ambientazioni afro-americane dei suoi romanzi
 “Quando il grosso flusso di greci è arrivato in America, la maggior parte lavorava nel settore alimentare e gastronomico, mio padre aveva un bar e mio nonno faceva l’ambulante nei quartiere dei neri. Perciò ho avuto continui contatti con i neri, se fossi stato figlio di un professionista, di un avvocato, i neri non li avrei visti neanche da lontano […]  Washington è una città nera, quando ero ragazzino si arrivava all’ottanta percento di neri. Insieme a Detroit, Washington continua ad essere una delle città più nere d’America. Sono cresciuto per le strade di Washington, da bambino sono stato circondato da tantissimi neri, la musica, i film, tutto era permeato di quella cultura, gli sport che ho appreso per strada erano inevitabilmente di neri. Se uno vuole fare letteratura ambientata nella Washington reale, deve parlare dei neri perché i neri sono onnipresenti. A meno che uno voglia occuparsi del filone della politica e dei bianchi ricchi, ma a me personalmente non interessa per nulla.” […]
Sul rapporto con i suoi personaggi e sul come ha iniziato a scrivere
“[…] In realtà Nick Stefanos mi somiglia molto prima che cominciassi a scrivere. Ero una persona in difficoltà, non sapevo che direzione prendere, qualche bicchiere di troppo, molta musica punk e rock’n’roll, una vita incasinata, quello ero io mentre meditavo di diventare uno scrittore. Quando poi il libro l’ho scritto, ecco: in quel momento ho trovato me stesso, ho trovato una direzione nella mia vita e un progetto da portare avanti e anche quello è il momento in cui io e Nick Stefanos prendiamo direzioni di vita completamente divergenti e una opposta all’altra. E poi anche in King suckerman il personaggio di Dimitri Karras senz’altro mi assomiglia un pochino. Poi nei libri successivi c’è sempre meno di me fino alla serie di Derek Strange, in cui di me non c’è proprio più nulla, quelli sono personaggi inventati, la razza, la cultura, lo stile di vita non hanno proprio più nulla e questa grande distanza con me stesso credo mi abbia fatto scrivere i miei più bei libri […]
Mi ricordo molto bene che l’idea mi era venuta già da studente, poi chi mi ha fatto scattare la molla è stato un insegnante […]  Inseguendo il sogno di fare lo scrittore mi sono messo a leggere due tre libri per settimana per dieci anni, per capire ma soprattutto per acquisire la fiducia che ce la potessi fare e così a trentun’anni sono riuscito a scrivere il mio primo libro.”
In Italia siamo in pieno revival western con la retrospettiva di Tarantino al Festival di Venezia.
“E’ giusto, anche qui torniamo alle origini greche, come tutti i greci ho amato l’western, perché quello che c’era lì dentro era la nostra idea di America, erano dei miti, creavano una cosa che non era la realtà ma era la nostra idea di America. Era tipico: la domenica, dopo la messa, si andava a casa dei nonni e si guardava un film western. Io amo gli western italiani, non solo C’era una volta il west (di Sergio Leone .ndr) ma anche La Resa dei Conti (di Sergio Sollima .ndr), Da uomo a uomo (di Giulio Petroni .ndr), Vamos a matar, compañeros (di Sergio Corbucci .ndr), Quien sabe? (di Damiano Damiani .ndr).  Io ne ero pazzo e al tempo il mio sogno era di diventare un regista di film western o uno scrittore western ma non mi sentivo pronto e alla fine ho scritto dei western metropolitani, ho creato il personaggio di Derek Strange con le colonne sonore che lui ascolta, mentre scrivevo Right as rain ho ascoltato anch’io Morricone perchè mi ispirasse, in realtà non me ne accorgevo ma stavo scrivendo un western travestito da giallo.”
 

Di Giulia Gadaleta

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Dany Laferrière: chi era costui? http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/02/05/dany-laferriere-chi-era-costui/ Mon, 05 Feb 2007 11:29:19 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/02/05/dany-laferriere-chi-era-costui/ Puntata del 14/10/2007 Mompracem presenta uno scrittore "americano" a cura di Paola Ghinelli ]]> Per scrivere, Dany Laferrière si è sempre ispirato alla propria vita iniziata ad Haiti nel 1953 ma poi svoltasi in gran parte tra Stati Uniti e Canada. Non a caso, l’autore insiste sul carattere “americano???, in senso ampio, della sua opera e della sua esperienza biografica. Celeberrimo in Québec come romanziere, Laferrière coltiva l’estetica del frammento e si focalizza sul presente, anche se in realtà le sue opere sono frutto di un sapiente labor limae. La sua esperienza biografica si presta certo molto a una versione romanzesca: lo scrittore infatti ha svolto lavori umili con i quali è sopravvissuto prima di raggiungere il successo, ha lavorato in televisione alle previsioni del tempo, il che lo ha reso popolare in un paese in cui la meteorologia è una questione vitale, ed è stato è e sarà giornalista d’attualità e critico letterario. Laferrière è anche sceneggiatore e cineasta, e sullo schermo riesce ad attuare felicemente idee originali e apparentemente irrealizzabili.

Le opere di Laferrière traggono tutte ispirazione dalla sua vita, e si svolgono o nei paesi del Nord America dove Laferrière vive e ha vissuto, oppure ad Haiti, e in quel caso i protagonisti sono bambini o adolescenti, dato che a quell’epoca della sua vita lo scrittore risiedeva ancora nel paese natale. Una raccolta di racconti, tradotta di recente in italiano (Verso il sud, Edizioni La Tartaruga, Milano, 2006 ) racconta in modo arguto una versione alternativa dell’immagine stereotipata di Haiti. Lontano dai paesaggi esotici ma anche dalle scene di miseria e fame che diffondono i mass media, il filo rosso che lega queste novelle sta nel rapporto tra desiderio e potere, un rapporto che si esprime spesso attraverso il sesso. Un raccolta erotica? “No???, spiega l’autore “per me nel porno il sesso è fine a sé stesso, e anche nell’erotismo, anche se in modo più delicato. Nel mio caso, invece, il sesso ha sempre un significato sociale???.

Da qualche anno, Laferrière riscrive le proprie opere in forma ampliata e variata, a riprova dell’arditezza della sua concezione letteraria. In questo insieme lussureggiante, carico dell’energia, del desiderio e anche dell’ingenuità dell’adolescenza, Laferrière ha scelto i racconti che parlano di personaggi che si spostano da nord a sud, li ha riscritti e in particolare ha ripreso alcuni dei racconti della raccolta, li ha modificati e ne ha accentuato le intertestualità in modo da trasformarli in un vero e proprio romanzo intitolato, in originale, Vers le sud. Il più famoso di questi, che è stato ripreso nell’omonimo film, narra la passione di donne di mezz’età trascurate nei loro freddi paesi d’origine per Haiti e per i bei giovani haitiani che accettano di prostituirsi con loro.

In Italia però, Verso il sud non è il titolo del recente romanzo, ma della raccolta, e questo nonostante l’autore abbia sottolineato che “si tratta di due libri che veicolano visioni differenti, sebbene dall’uno all’altro il contenuto non fosse cambiato radicalmente???. Laferrière è abituato ai problemi causati dalle sue riscritture perché, spiega, “mentre in Canada la prima versione viene ritirata dal mercato quando esce la seconda, in Francia tutte le versioni rimangono in commercio contemporaneamente. Questo crea una sorta di pasticcio, ma mi piacciono molto i quiproquo, i malintesi, le situazioni ambigue in cui non ci si ritrova molto bene, dove non si capisce che succede esattamente. È proprio il mio genere???. La questione sulla preferenza di una versione del testo rispetto all’altra non si pone perché “le versioni non dipendono da me??? continua Laferrière. “Se ho voglia di riscrivere un libro, lo riscrivo, ma il possesso, o la scelta di una versione rispetto all’altra, appartiene letterariamente al lettore???. Laferrière va oltre la dissacrazione del ruolo dell’autore, e reclama il diritto di “vivere, rovesciare le cose, giocare nel proprio immaginario. La sacralizzazione dell’autore ha fatto sì che lo stesso autore cominciasse a sacralizzarsi da sé. Sembra un bambino con una giacca troppo stretta che non osa giocare per non rovinarla. Quando si è nella creazione, bisogna essere liberi di non toccare più ciò che si è fatto, ma anche di riprenderlo???

a cura di Paola Ghinelli

Ascolta l’intervista a Dany Laferrière.

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Intervista a Sandra Cisneros http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/12/23/intervista-a-sandra-cisneros/ Sat, 23 Dec 2006 20:07:48 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/12/23/intervista-a-sandra-cisneros/ El-Ghibli A cura di Giulia Gadaleta]]> Sandra Cisneros è nata a Chicago nel 1954. Attualmente vive a San Antonio, in Texas. È considerata una delle maggiori scrittrici di letteratura chicana e portavoce di spicco degli immigrati messicani negli Stati Uniti. Della sua produzione sono stati tradotti in italiano La casa in Mango Street (Guanda), Fosso della Strillona e Caramelo (entrambi per La Nuova frontiera). Ho incontrato Sandra Cisneros durante il Festivaletteratura di Mantova, nel settembre 2005. Ha risposto con grintosa gentilezza alle mie domande, abbandonando spesso lo spagnolo e passando all’inglese, come in un passaparola linguistico e identitario i cui fili si intrecciano inestricabilmente.

A cura di Giulia Gadaleta

Leggi l’intervista su El-Ghibli rivista online di letteratura della migrazione

 

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INTERVISTA A DAVID SEDARIS http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/12/05/intervista-a-david-sedaris/ Mon, 04 Dec 2006 22:34:56 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/12/05/intervista-a-david-sedaris/ Puntata del 9/12 Mompracem presenta: Intervista a David Sedaris]]> INCONTRO CON DAVID SEDARIS
David Sedaris, è simpatico. Di primo acchito sembra anche timido, dopo capisci che è solo una persona posata. Ha iniziato leggendo i suoi racconti zeppi di humor caustico alla National Public Radio.
Dopodiché è venuto il successo letterario. Nonostante rappresenti perfettamente lo stereotipo del self made man, si prende gioco di questa ossessione nazionale: da Parigi dove ha scelto di vivere, racconta un’America da cui è più facile difendersi ridendo. Ha risposto alle nostre domande in occasione del Festivaletteratura di Mantova 2006.

Ascolta l’intervista a David Sedaris

a cura di Giulia Gadaleta

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VERSO IL SUD http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/10/17/verso-il-sud/ Tue, 17 Oct 2006 17:22:00 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2006/10/17/verso-il-sud/ Puntata del 14/10: Mompracem presenta SGUARDO A SUD. Intervista audio a Dany Laferrière sul suo libro Verso il Sud, Baldini e Castoldi Dalai editore]]> VERSO IL SUD
Dany Laferrière, nato come uomo ad Haiti, ma come scrittore in Canada, dove vive dall’età di 23 anni. A Montreal svolge attività giornalistica, ma è anche sceneggiatore e cineasta, e sulllo schermo riesce ad attuare felicemente idee originali e apparentemente irrealizzabili. Parliamo con lui di Verso il Sud, il discusso romanzo da cui è stato tratto l’omonimo film
Intervista audio a Dany Laferrière.

a cura di Paola Ghinelli

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