fumetti – MOMPRACEM http://www.mompracemradio.it/mompracem Settimanale avventuroso di letteratura Fri, 04 Nov 2011 13:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.1 Mompracem Paperback 8: Metropoli d’Asia http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/06/02/mompracem-paperback-8-metropoli-dasia/ Wed, 02 Jun 2010 13:54:47 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=972 More about Il basso ventre dell'imperoAscolta Mompracem Paperback dedicato a Metropoli D’asia con l’intervista al fondatore Andrea Berrini e nella terza parte del programma per lo speciale dedicato alla letteratura per l’infanzia l’intervista a Beatrice Alemagna.

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UNITED WE STAND – intervista a Simone Sarasso http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/10/21/united-we-stand-intervista-a-simone-sarasso/ Wed, 21 Oct 2009 09:56:56 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=542 More about United We StandPuntata di sabato 17 ottbre 2009

United We Stand è una storia di ribellione, vendetta e onore. È una storia di nostalgia, ricordi, affetti perduti e ritrovati. Un thriller fantapolitico che racconta del peggior conflitto bellico che l’Italia abbia mai dovuto affrontare dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In un futuro prossimo e in un crescente clima di tensione internazionale, forze militari segrete che da sempre tramano all’ombra del tricolore prendono il potere con un violento colpo di Stato ai danni delle sinistre. Il golpe ha luogo nell’aprile 2013, un minuto dopo l’elezione del primo Presidente del Consiglio donna della storia repubblicana. All’interno degli opposti schieramenti, i protagonisti affrontano i sentimenti del passato e le necessità di un presente caotico, mentre sullo sfondo il mondo intero osserva impotente l’evolversi di un conflitto di proporzioni pantagrueliche: la guerra termonucleare fra Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese.

United We Stand è un romanzo illustrato: una graphic novel, appunto. Ma non vive di sola carta e inchiostro: quella particella tra graphic e novel – quel net che ha un preciso richiamo al mondo del web – dice parecchio sulla natura di questo fumetto. La narrazione non si ferma nei confini del volume, ma prosegue tra le pagine di www.unitedwestand.it.
a cura di Jadel, Andrea, Daniele e Giulia
Ascolta l’intervista a Ascolta l’intervista a Simone Sarasso

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KEIKO ICHIGUCI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/12/keiko-ichiguci/ Sun, 11 Nov 2007 22:39:35 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/12/keiko-ichiguci/ Su Il tamburo, mensile gratuito di informazione sull’immigrazione e l’intercultura a Bologna (pag. 14) l’intervista a Keiko Ichiguci, ospite del primo appuntamento di Borgo Fumetto il 9 novembre alle 18 al Centro Commerciale CentroBorgo

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PENNE CORSARE IN MAGNA VERITAS: CAMAGNI E FELICIONI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/02/penne-corsare-in-magna-veritas-camagni-e-felicioni/ Mon, 02 Jul 2007 13:39:13 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/02/penne-corsare-in-magna-veritas-camagni-e-felicioni/ Ascolta l’intervista a Jacopo Camagni e a Marco Felicioni

Puntata del 23 giugno 2006

Magna Veritas è un fumetto di pubblicazione molto recente (2006, edizioni Soleil) firmato Studio Dronio. Dietro questo nome (ispirato al mitico trio di cattivi del cartone animato Yattaman) ci sono due italianissimi autori: alla sceneggiatura Marco Felicioni, nostra “penna corsara” e illustratore al centro di mostre tra Italia ed estero; ai disegni Jacopo Camagni, una delle colonne portanti del magazine a fumetti “Mondo Naif”, illustratore e copertinista (anche della nostra raccolta “Sangue Corsaro nelle Vene”). Magna Veritas ha come protagonista Enrico, apparentemente un ragazzo bolognese come tanti, in realtà erede di una delle più nobili famiglie di Feria, un regno di creature fatate parallelo ma invisibile al nostro. Tra riti d’iniziazione, eroici capitani dalle fattezze feline, segreti e cospirazioni, Enrico inizia il viaggio che lo porterà a prendere coscienza di chi è davvero e cosa si cela nel suo passato…

A cura di Cristiano Brignola

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GIANLUCA COSTANTINI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/gianluca-costantini/ Fri, 25 May 2007 11:54:06 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/gianluca-costantini/  Puntata del 26 maggio 2007

Conversazione con Gianluca Costantini, fumettista tra i più interessanti del panorama italiano e grande animatore della scena underground : dall’organizzazione di mostre, alla redazione della rivista Mah!gazine alla recente carica di direttore di collana di graphic novels per la casa editrice Fernandel. A partire da Diario di un qualunquista, la sua ultima pubblicazione, riflettiamo assieme sul fumetto di realtà e sulla situazione del fumetto d’autore.

 Ascolta l’intervista a Gianluca Costantini

A cura di Azzurra d’Agostino

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EDIZIONI BECCO GIALLO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/edizioni-becco-giallo/ Fri, 25 May 2007 11:47:56 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/edizioni-becco-giallo/ Puntata del 26 maggio 2007

Beccogiallo è una casa editrice veneta che ha tra i suoi intenti quello di raccontare la realtà attraverso i fumetti: la scelta verte su disegnatori esordienti, supportati da giornalisti e scrittori che hanno svolto inchieste sui più rilevanti fatti di cronaca e di costume della storia degli ultimi trent’anni. Abbiamo così il racconto del disastro di Chernobyl, ma anche le vicende di Unabomber o le aporie della strage di Bologna. Ne parliamo con Federico Zaghis, uno dei fondatori.

Ascolta l’intervista a Federico Zaghis

A cura di Azzurra D’Agostino

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RICCARDO FALCINELLI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/riccardo-falcinelli/ Fri, 25 May 2007 11:46:27 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/25/riccardo-falcinelli/ Puntata del 26 maggio 2007

Intervista a uno dei due autori della recente uscita di Minimum Fax: Riccardo Falcinelli, grafico e fumettista, ci racconta la genesi de L’allegra fattoria un graphic novel incentrato umoristicamente alla critica alla nostra società. Un insieme di storie, dei “racconti a fumetti?, scritti da Marta Poggi e che sanno prendere di mira, attraverso l’utilizzo dell’ironia e dell’allegoria, i punti deboli dell’opulenta civiltà di massa in generale e italiana in particolare.

Intervista a Riccardo Falcinelli 

A cura di Azzurra d’Agostino

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CAPITAN HARLOCK-Una recensione di Cristiano Brignola http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/11/capitan-harlock-una-recensione-di-cristiano-brignola/ Wed, 11 Apr 2007 07:34:01 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/11/capitan-harlock-una-recensione-di-cristiano-brignola/ Puntata del 31/03/2007 

Un asteroide nero che si schianta sulla Terra. Un primo ministro che risolve ogni problema rigirandosi nel suo letto e nascondendosi sotto le lenzuola, escludendo ogni problema che non riguardi le sue partite a golf. Un’invasione aliena occulta e strisciante, condotta da donne che bruciano come carta.

E, infine, una ciurma di pirati spaziali pronti a tutto per affermare la propria libertà.
Queste sono le premesse per un classico della letteratura a fumetti giapponese, Capitan Harlock di Leiji Matsumoto (Planet Manga-Panini Comics). Il malinconico pirata Harlock, che scruta gli spazi neri e infiniti del cosmo, è diventato una vera icona fin dalla sua creazione, nel 1977. Ma… in realtà il capitano è esistito nella mente del suo autore molto tempo prima di questa data, seppur con nomi e ruoli molto diversi. In una delle prime opere di Matsumoto è Capitan Kingstone, un bucaniere inglese; in un fumetto successivo diventa il Dottor Harlock e successivamente un pilota tedesco della Seconda Guerra Mondiale. E’ solo nel 1970 che per la prima volta fa la sua comparsa un ufficiale da un occhio solo, il cui pianeta natale è stato conquistato dalla Federazione Terrestre. Attraverso successive incarnazioni (tra cui perfino una western, in cui è un intrepido pistolero), Harlock è via via arrivato a essere il cupo e riflessivo pirata che tutti conosciamo, senza un occhio e con una vistosa cicatrice sul volto, fiero di esibire il simbolo del Blackjack.

Harlock incarna l’anima libera della pirateria, senza padroni, senza obbedienza ad alcuna bandiera o legge che non sia la propria. La sua nave spaziale, l’Arcadia, è un luogo in cui ogni membro dell’equipaggio vive nella massima libertà individuale, ma si responsabilizza di colpo ogni volta che la sicurezza di tutti è minacciata in qualche modo. Molto più che in altre opere, è ben resa l’idea della “fratellanza??? all’interno della ciurma. L’Arcadia stessa è anche molto di più di un vascello per Harlock: in essa è racchiusa e rivive – una sopravvivenza a metà tra scientifico e mistico – l’anima di colui che la progettò, Tochiro, il miglior amico del capitano stesso.

Il rapporto di Harlock con la sua nave è, a suo modo, emblematico di tutta l’atmosfera del fumetto: benché decisamente non manchi l’azione, quello a cui viene più dato risalto è lo spazio della memoria, dell’immensità in cui ci si perde, dei silenzi e dell’introspezione, delle amicizie perdute e ritrovate, entrambe da onorare allo stesso modo. Proprio per questo, a differenza della serie televisiva, il fumetto di Harlock non ha una fine. La guerra tra Harlock e gli invasori spaziali, le donne che bruciano come carta, non finirà e saremo noi lettori a immaginarne la conclusione. L’ultima tappa che l’equipaggio dell’Arcadia fa nel fumetto, è sul pianeta Heavy Meldar dove le spoglie di Tochiro sono sepolte. È una sosta in cui lui e i suoi uomini si rilassano e si fanno prendere dai ricordi dei loro amici, prima della battaglia finale con le loro nemiche. Come finirà questa battaglia, non è importante. Ciò che importa è ribadire che si combatte per qualcuno, anche se quel qualcuno non c’è più, o anche se coincide in tutto con se stessi e i propri ideali. 

A cura di Cristiano Brignola

 

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