eventi – MOMPRACEM http://www.mompracemradio.it/mompracem Settimanale avventuroso di letteratura Fri, 04 Nov 2011 13:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.1 Compagnia Fantasma: Defcon X http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/01/21/sabato-23-gennaio-defcon-x-modo-infoshop-bologna/ Thu, 21 Jan 2010 09:32:24 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=743 Sabato 23 gennaio, ore 21,00
DEFCON X di Andrea Giovannucci e Daniele Bergonzi (Compagnia Fantasma) introduce Jadel Andreetto (Kai Zen J)

La Compagnia Fantasma si esibirà in un reading di brani tratti dal romanzo.

Defcon X è la prima opera letteraria della Compagnia Fantasma. La vicenda si svolge a Bologna, una città preda della propria furia sicuritaria, in cui è difficile distinguere tra chi davvero dovrebbe fare paura e chi con la paura guadagna e controlla. Il dottor Francesco Passini, psicologo, all’indomani della morte di suo padre cerca di contattare Paolo Rapetti, un vecchio paziente che sembra sparito nel nulla. Dopo i primi tentativi andati a vuoto la ricerca del dottore si trasforma ben presto in un’ossessiva corsa contro il tempo che lo metterà faccia a faccia con le proprie paure più recondite. Defcon X è una storia in cui i personaggi cercano una possibile via d’uscita alla paranoia collettiva o, al contrario, la sposano definitivamente, una storia che riflette sulle angosce reali o presunte del mondo in cui viviamo. “Rapetti era introvabile. Per quanto ne sapevo poteva essere ovunque, magari era espatriato o magari era vicinissimo, nel mio stesso palazzo. A me non era dato saperlo. Da quando ci eravamo incontrati l’ultima volta aveva continuato a seguire un percorso tortuoso che lo portava a spostarsi in continuazione. Viaggiava sul filo delle sue angosce. Ne era preda, le assecondava. In questo era simile a un animale braccato, una creatura messa davanti alla propria paura che reagiva seguendo un istinto di difesa: la condizione in cui la preda diventa predatore.”

La Compagnia Fantasma nasce nel 2002 a Bologna ed è composta dagli scrittori e attori Andrea Giovannucci (1977, Pescara) e Daniele Bergonzi (1975, Milano), dai compositori e musicisti Alessandro Giovannucci (1980, Pescara) e Stefano D’Arcangelo (1975, Pescara) e dall’organizzatrice Cristina Buono (1976, Taranto). Fin dai suoi esordi mette in scena racconti e romanzi di alcuni tra i più importanti scrittori contemporanei tra i quali J.Fante, C.Bukowski, R.Carver, I.Calvino, B. Fenoglio e molti altri. Nel 2005 all’attività teatrale si aggiunge quella radiofonica: prima ospite fisso a Radio Città del Capo-Popolare Network, poi (2006-07) l’appuntamento quotidiano su Radio Rai 2, attualmente cura e presenta insieme a Jadel Andreetto la trasmissione Mompracem Paperback . L’interesse della compagnia per la letteratura è sfociata negli ultimi anni in collaborazioni con gli autori dei romanzi che mette in scena: WuMing (Manituana, Previsioni del Tempo ), Kai Zen (La strategia dell’Ariete ), Saverio Fattori (Chi ha ucciso i Talk Talk) Giovanni Di Iacovo (Sushi Bar Sarajevo) ed altri. I lavori della Compagnia Fantasma sono pubblicati sotto licenza creative-commons e scaricabili liberamente dal sito della stessa compagnia.

www.compagniafantasma.org

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Dedicato a D. F. WALLACE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/17/dedicato-a-d-f-wallace/ Fri, 17 Oct 2008 20:57:21 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/17/dedicato-a-d-f-wallace/ Lo scorso settembre il mondo della letteratura ha subito un grave lutto per la prematura scomparsa dello scrittore americano David Foster Wallace. In Italia sono nate alcune iniziative (come la due giorni da poco conclusa organizzata da minimum fax a Roma) e sono state molte le voci di cordoglio di scrittori che hanno voluto dare l’ultimo saluto all’autore di Infinite Jest.

Mompracem ha deciso di dedicargli una puntata parlando della sua opera con Martina Testa, sua traduttrice , e Alessandro Raveggi, che ha organizzato a Firenze per il 28-29-30 ottobre una lettura-fiume dalle opere di Wallace a cui parteciperanno molti scrittori, lettori, traduttori, appassionati.

A cura di Azzurra D’Agostino

Ascolta la prima parte dell’intervista a Martina Testa

Ascolta la seconda parte dell’intervista a Martina Testa

Ascolta l’intervista a Alessandro Raveggi

Puntata del 18 ottobre 2008

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AD ALTA VOCE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/11/ad-alta-voce/ Sat, 11 Oct 2008 15:55:18 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/11/ad-alta-voce/ Ascolta Cristiana de Caldas Brito e Valentina Timpani

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SPECIALE PREMIO EMILIO SALGARI-prima puntata http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/04/17/speciale-premio-emilio-salgari-prima-puntata/ Thu, 17 Apr 2008 20:14:29 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/04/17/speciale-premio-emilio-salgari-prima-puntata/ Si è aperto il 14 marzo scorso la seconda edizione del Premio di letteratura avventurosa Emilio Salgari, promosso dal Comune di Negrar e dai Comuni della Valpolicella, terra di origine della famiglia Salgari.
La prima edizione fu vinta da Valerio Massimo Manfredi.
La seconda edizione è dedicata a romanzi editi nel corso del 2007 che reinterpretino lo spirito salgariano. La filosofia del premio è quella di affidare alla giuria popolare la designazione del vincitore: una scelta appunto “popolare”, divulgativa, che vuole valorizzare i lettori (che fecero e fanno ancora oggi la fortuna di Salgari) come massimi giudici del valore avventuroso dei romanzi.
I tre romanzi in finale sono il western settecentesco Manituana dei Wu Ming, il thriller d’avventura La strategia dell’Ariete dei Kai Zen, le memorie marinaresche I miei mari di Folco Quilici.
Ricchissimo di eventi il programma che conduce al gran finale del 13 settembre.
Perchè un premio di letteratura avventurosa? Lo abbiamo chiesto a Claudio Gallo, esperto salgarologo.
Con che criteri sono stati selezionati i tre romanzi in finale? Lo abbiamo chiesto a Luca Crovi, conduttore di Tutti i colori del giallo e membro della Giuria

Ascolta l’intervista a Claudio Gallo e Luca Crovi

A cura di Giulia Gadaleta
Puntata del 19 aprile 2008

…intanto impazza il dibattito su Letteratitudine l’open-blog di Massimo Maugeri

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CASA di KHAOULA: una nuova biblioteca interculturale http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/04/06/casa-di-khaoula-una-nuova-biblioteca-interculturale/ Sun, 06 Apr 2008 12:08:32 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/04/06/casa-di-khaoula-una-nuova-biblioteca-interculturale/ Puntata del 5 aprile 2008

Apre una nuova biblioteca dedicata all’intercultura a Bologna

Ne abbiamo parlato, in occasione della inaugurazione, con il responsabile Michele Righini

A cura di Giulia Gadaleta

Ascolta Michele Righini

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Paolo Cognetti all’Arterìa http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/03/12/paolo-cognetti-allarteria/ Wed, 12 Mar 2008 08:28:45 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/03/12/paolo-cognetti-allarteria/ Puntata del 15 marzo 2008
Sabato 15 Marzo alle 19.00 all’Arterìa all’interno di Rassegna minima: rassegna letteraria con soli autori Minimum Fax
Paolo Cognetti presenta Una cosa piccola che sta per esplodere con la mia complicità

riecco qui l’intervista a Paolo Cognetti

Giulia Gadaleta

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Kurdistan: il paese delle storie http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/12/11/kurdistan-il-paese-delle-storie/ Tue, 11 Dec 2007 19:55:39 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/12/11/kurdistan-il-paese-delle-storie/

Sono partita il 1 dicembre da Bologna alla volta di Londra. Volo. Arrivo a Gatwick. Ritiro bagaglio e primo bancomat. Treno per London Bridge. Taxi (nero) per il cinema Rio. 13 pounds. Un buon prezzo, considerato quanto costa il taxi in Italia.

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Arrivo al cinema alle 21, sono in ritardo di un giorno, la quinta edizione londinese del Festival del cinema kurdo si è aperta il 30 novembre.

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La hall è piccola e affollatissima hall
Arranco con la mie due valigie, zeppe di vino italiano e di formaggi. G.M., l’amico curdo di cui sarò ospite, mi vede ma non può raggiungermi perchè è il cuore organizzativo dell’evento e tutti hanno bisogno di lui. Così mi ritrovo direttamente seduta in sala, in un angolo le mie valigie. Sono arrivata appena in tempo per la proiezione di Les Toits de Paris, un film sulla solitudine degli anziani a Parigi.
Hiner Saleem dopo la proiezione

Un film del regista kurdo iracheno Hiner Saleem, molto francese, nei ritmi e ovviamente nell’ambientazione. Un film poetico sulla fatica di accettare il declino. In sala gli spettatori sono sopratutto curdi: la comunità londinese, che vanta quasi centomila membri, porta sulle spalle tutta la fatica organizzativa, mi è subito chiaro che questa è soprattutto un’occasione per rinforzare il senso di identità della comunità locale e degli intellettuali della diaspora.
Il pubblico del cinema Rio

Perchè il Kurdistan è un paese che non esiste sulle cartine geografiche e si divide tra Iraq, Iran, Turchia e Siria. Trenta milioni di persone senza una cittadinanza comune. E tre milioni di espatriati.
Dopo il film, a cena, sono ospite del comitato organizzatore. Scoprirò poi di aver cenato con la crème dei registi e attori curdi. Qualcuno mi chiede se posso considerarmi “tipicamente italiana”. Non so come rispondergli, perchè in effetti anche loro non corrispondono quasi mai allo stereotipo del curdo: qualcuno sembra turco, qualcuno arabo, qualcun’altro potrebbe essere un meridionale italiano. E c’è anche qualche biondo con gli occhi azzurri.

A fianco a me c’è Jano Rosebiani che vive a Los Angeles e fa il produttore cinematografico. Dice che il film di Saleem è importante perchè non è chiuso in se stesso, non si rivolge solo ad un pubblico curdo, ma dimostra quanto questo cinema sappia essere sensibile al mondo. E sa accogliere finanziamenti per il cinema laddove ci sono. Perchè il grande problema di un cinema nazionale senza nazione è quello di non poter avere una industria cinematografica degna di questo nome. Domenica 2 dicembre arrivo al cinema a mezzogiorno e ci passo l’interna giornata, guardo documentari e cortometraggi in concorso. Tantissime le produzioni del Kurdistan iracheno, fino a poco tempo fa l’unica zona che abbia goduto di un momento di pace, di autonomia e di sviluppo (le ultime notizie riportate sul Il manifesto del 19 dicembre dimostrano quanto fugaci siano queste mie parole…). Le vicende storiche dei curdi in Iraq ma anche la condizione delle donne: femministe curde che lanciano le proprie invettive contro una società patriarcale e tribale che le condanna ad una condizione di subalternità. In cui l’atto estremo di ribellione delle donne è darsi fuoco. Sono particolarmente impressionata nello scoprire che si usa circoncidere le ragazze e le bambine (un modo delicato per dire infibulazione?). Ripenso alla manifestazione delle donne di Roma contro la violenza sulle donne, alla rabbia e al ruolo di vittime che aleggia ancora in questi documentari. La sera si proietta il secondo film di Saleem. Dol: The valley of tamborines. Ambientato in un villaggio curdo al confine tra Turchia, Iran e Iraq. Azad e Nazenin dovrebbero sposarsi ma la loro storia d’amore resta intrappolata inaspettatamente. L’intervento dei militari turchi durante il matrimonio costringe Azad alla fuga, una fuga rocambolesca attraverso l’Iraq e l’Iran, sostenuta dalla solidarietà transanazionale dei curdi, ma che non approderà ad un lieto fine. L’arbitrarietà dei confini è uno dei temi ricorrenti: comunità unite da legami familiari e clanici costrette a escogitare sotterfugi e ad aggirare la realpolitik delle armi delle guardie di frontiera. Come anche nel cortometraggio vincitore, Border.

Un cinema dotato di una inaspettata vena comica. Come quando il generale turco, spazientito di fronte alle canzoni in curdo al matrimonio di Azad, chiede una canzone in una lingua “non barbara” e il cantante intona un pezzo in inglese. Perchè ai curdi in Turchia (da quest’ultima definiti inappropriatamente turchi della montagna) non è concesso nemmeno parlare la propria lingua.

La commedia dicevamo. All’aereoporto norvegese Renas riceve la sua promessa sposa, curda come lui. Il suo sguardo non riconosce la ragazza della fotografia di cui si è innamorato a distanza. Winterland, del giovane regista Hisahm ZamanHisham Zaman mi ricorda Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata. E nel silenzio ovattato della neve ogni sguardo e ogni gesto rimbalza negli occhi dello spettatore con una irresistibile verve comica.

Oppure ancora come in My beatiful son will be the king, premio della giuria per il concorso dei corti, un gioiello di 9 minuti in cui il piccolo protagonista handicappato si esibisce a fare il sollevatore di pesi, il musicista rock, il fotografo, di fronte allo sguardo silenzioso delle sorelline, mentre è costretto al ruolo di malato ogni qualvolta il volenteroso dottore lo visita e sollecita dal padre l’operazione chirurgica.

L’handicap ritorna spesso, in documentari e corti, un po’ come effetto dei gas tossici che Saddam Hussein lanciò generosamente tra 1987 e 1988, prodromo della prima guerra del golfo. Un po’ a svelare la fatica di vivere di un mondo rurale blandito da qualche segno di modernità ma pesantemente condannato dalla mancanza assoluta di servizi sanitari, infrastrutturali per tutti, figuriamoci per i diversamente abili. Ciechi, muti, persone in carrozzina. Come il padre di Water, terzo posto nel concorso dei corti. Costretto su una carrozzella ad assistere impotente alla violenza sessuale perpetrata sulla figlia da un volenteroso venditore di latte.

La sera si discute animatamente, ci sono scambi di contatti, finchè il vino francese non fa il suo effetto e si balla con canti e percussioni, tutti vicini, spalla contro spalla, un ballo collettivo non individualista, come tante altre cose qua.
014.jpg Danze
Qui molti sono cittadini britannici o tedeschi. Altri sono rifugiati politici. In questo secondo caso non possono rientrare in Turchia o in Iran o in Iraq. Per chi ha un passaporto europeo significa invece godere di una enorme possibilità di movimento, poter girare film in Kurdistan, promuovere lo sviluppo del cinema.

Alan Amin vive a Manchester e mi fa da interprete con Sirwan Rehim013_sirwan-rehim.jpg, curdo residente in Germania, membro della giuria. Sono stati compagni di giochi da bambini a Kirkuk, adesso si sono ritrovati qui. Gli vedo luccicare gli occhi dopo l’ultima proiezione di Can, un film sui conflitti razziali e di classe in Germania, e sul bullismo come estrema forma di difesa della propria identità per le minoranze emarginate. “Vanno bene questi film anche se non sono di tema curdo. Abbiamo tante storie da raccontare, noi chiamiamo il Kurdistan il paese delle storie”. Un paese che è un luogo dell’anima e che si offre alla storia di Ruben Rodriguez, musicista per le strade di Buenos Aires, vittima della dittatura argentina, raccolta da Kia Aziz o a quelle dei tanti poeti, pittori e musicisti esuli, Sivan Perwer e i Berxwedan in testa, sparpagliati per mezza Europa.

009_a-amins-qadirk-aziz.jpgNella foto, Alan Amin, regista di Black days, con l’attore Saho Qadir, paratleta che perse le gambe ad Halabja durante l’attacco con i gas di Saddam Hussein.

012.jpgNella foto, il secondo da sinistra è Jano Rosebiani affinancato dall’attore protagonista di Water

testo di Giulia Gadaleta

tutte le foto sono di Roberto Giussani (c) 2007

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FRANCO GRILLINI SECONDO NATURA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/26/franco-grillini-secondo-natura/ Mon, 26 Nov 2007 15:36:33 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/26/franco-grillini-secondo-natura/ L’omosessualità è stata lungamente ignorata come particolare imbarazzante dell’antichità greca e romana. Eva Cantarella partendo dalla prospettiva giuridica che le è propria e spaziando nella filosofia e nella letteratura, ne ricostruisce confini e regole: tratto unificante non era la dicotomia omo/etero (introdotta successivamente dal cristianesimo), ma quella passività/attività. L’oggetto d’amore poteva essere maschio o femmina, purchè rispettasse l’insieme di norme della società che la esprimeva.  Un ribaltamento di prospettiva che faceva della bisessualità degli individui un comportamento Secondo natura.

Che cosa ci può insegnare oggi la bisessualità degli antichi?

Lo abbiamo chiesto all’autrice. Ascolta l’intervista a Eva Cantarella

Parleremo di Secondo natura venerdì 30 novembre alle 21, presso la Mediateca di San Lazzaro con Franco Grillini che sarà ospite di Very important riders. Lettori eccellenti parlano del loro libro preferito

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KEIKO ICHIGUCI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/12/keiko-ichiguci/ Sun, 11 Nov 2007 22:39:35 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/12/keiko-ichiguci/ Su Il tamburo, mensile gratuito di informazione sull’immigrazione e l’intercultura a Bologna (pag. 14) l’intervista a Keiko Ichiguci, ospite del primo appuntamento di Borgo Fumetto il 9 novembre alle 18 al Centro Commerciale CentroBorgo

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GABRIELLA GHERMANDI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/gabriella-ghermandi/ Thu, 08 Nov 2007 16:33:19 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/gabriella-ghermandi/ Gabriella Ghermandi presenta Regina di fiori e di perle (Donzelli) domenica 11 novembre alle 17 presso la biblioteca comunale di Crespellano, via Marconi, 47
La presentazione fa parte del cartellone SBAM! Apriamo le porte alla cultura

Ecco l’intervista andata in onda all’interno di Sconfinando Gabriella Ghermandi

a pagina 14 la versione pubblicata su Il tamburo, mensile gratuito di informazione sull’immigrazione e l’intercultura a Bologna

per chi non ha tempo eccone una pillola

A cura di Giulia Gadaleta (anche la presentazione…)

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ALICE MUNRO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Thu, 08 Nov 2007 13:44:52 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Puntata del 10 novembre 2007 

Alla scoperta di Alice Munro, considerata la più grande scrittrice canadese, in odore di Nobel. La sua forma è la novella, la short story di cui è maestra: attraverso una vicenda riesce ad affrescare un’intera vita, illuminandone i misteri più intimi. Dal 1968 ad oggi, con oltre dieci raccolte di racconti, Munro è riuscita a tracciare una mappatura dell’animo umano che procede per illuminazioni, indizi, segreti svelati, buchi temporali che lasciano intuire il flusso denso e a tratti perturbante della vita.

Ne parliamo con Adalinda Gasparini, psicoterapeuta e psicanalista, organizzatrice del Convegno La casa di parole – Alice Munro (con critici letterari e cinematografici, storici, psicanalisti) dedicato alla scrittura della Munro e sui suoi legami con la psicanalisi: sia le avvincenti storie della scrittrice che il metodo dell’analisi, infatti, procedono per via di levare e non per via di porre., come in una sorta di “poliziesco dell’esistenza”. Un modo per vivere insieme una grande esperienza di ricerca in se stessi e nel mondo umano.

Alcuni libri di Alice Munro letti per voi da Mompracem: In fuga, Il percorso dell’amore, Il sogno di mia madre, Amico Nemico Amante (editi da Einaudi); La danza delle ombre felici, Segreti svelati (editi da La Tartaruga Edizioni)

A cura di Azzurra D’Agostino

Ascolta la recensione di Azzurra d’Agostino

Ascolta l’intervista a Adalinda Gasparini

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SOGGETTIVA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/26/soggettiva/ Fri, 26 Oct 2007 09:36:22 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/26/soggettiva/ Puntata del 27 ottobre 2007
Si apre il 30 ottobre a Bologna, la seconda edizione di Soggettiva, rassegna dedicata alla letteratura lesbica all’interno del Festival Gender Bender.
Un’occasione per ascoltare e conoscere quattro autrici anglosassoni molto diverse l’una dall’altra, ciascuna con un punto di vista peculiare sulla letteratura lesbica. Dai romanzi storici di Sarah Waters all’hard boiled di Stella Duffy, dai racconti di Ali Smith alla poesia di Mary Dorcey, ancora inedita in Italia.
Ne abbiamo parlato con Elisa Manici, tra le ideatrici del progetto, soffermandoci in particolare sul noir di Stella Duffy.
Ascolta l’intervista a Elisa Manici
A cura di Giulia Gadaleta

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DAVIDE MUSSO a BOLOGNA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/10/davide-musso-a-bologna/ Wed, 10 Oct 2007 08:26:07 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/10/10/davide-musso-a-bologna/ Vita di Traverso di Davide Musso. Il 19 ottobre a Bologna]]> Puntata del 13 ottobre 2007

La metropoli inghiotte le vite di Samir e Ada, assiste indifferente al loro affannoso tentativo di vivere un amore normale. L’amore, la ricerca di un luogo accogliente delle relazioni umane fà da filo conduttore ai sette racconti-reportage di Davide Musso. Vite tratteggiate nella quotidiano tentativo di restare a galla, alla ricerca del momento fatale in cui qualcosa va storto. Vite indicibili, indegne, mostri di vite, che nessuno di noi vorrebbe per sè. Ma i protagonisti di Musso non lo sanno. E ci sbattono in faccia il loro coraggio, se non chiudiamo gli occhi e ci voltiamo dall’altra parte. Un libro per lettori coraggiosi. 

Ascolta l’intervista a Davide Musso di Giulia Gadaleta

Davide Musso presenterà Vita di Traverso (Gaffi, 2007) sarà a Bologna alla libreria Modo Infoshop il 19 ottobre alle 21.30

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SAVERIO FATTORI A LICENZA DI LEGGERE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/19/saverio-fattori-a-licenza-di-leggere/ Thu, 19 Jul 2007 10:16:43 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/19/saverio-fattori-a-licenza-di-leggere/ Puntata del 21/07/2007 Ospite del terzo ed ultimo appuntamento, il 23 luglio alle 21, di Licenza di Leggere Saverio Fattori Ascolta l’intervista a Saverio Fattori A cura di Giulia Gadaleta]]> Puntata del 21/07/2007

Ospite del terzo ed ultimo appuntamento di
Licenza di Leggere, Saverio Fattori ci racconta di Chi ha ucciso di Talk Talk? Falsa biografia autorizzata di Marco Orea Malià (Gaffi)

Del romanzo e del suo autore, scrive Benedetta Cucci (che lo presentarà lunedì 23)
“E’ nato a Molinella e da lì non ha mai pensato di andarsene, anche se l’“uso” che Saverio Fattori fa del suo paese natale non è certamente ricreativo, piuttosto creativo. Sì, perché non ne frequenta i bar, non ne segue la vita quotidiana, a parte le esigenze di stretta sopravvivenza, e in generale non si immerge particolarmente nella vita di provincia. “Però – riconosce – vivere e lavorare in provincia, ricrea dei meccanismi interessanti”. E genera delle “limitazioni” di varia natura, dalla mancanza di un’offerta culturale a quella di uno svago notturno fino alla inesistenza degli spazi socialmente calamitanti che vanno per la maggiore, ovvero gli sfavillanti centri commerciali. Tutto questo non è osservato con un punto di vista critico, anzi è usato per nutrire la sua voglia di evasione che sfocia così, naturalmente, nella scrittura. Dal 2001, da quando scrisse “Alienazioni Padane” che poi fu pubblicato nel 2001, fino ad oggi, con l’uscita di “Chi ha ucciso i Talk Talk?” Saverio è ancora lì, felice di trovarsi in un deserto di stimoli che però fa breccia dentro all’anima e stimola un meraviglioso contatto con se stessi e con la propria ispirazione… per salvarsi la vita.
“Chi ha ucciso i Talk Talk?” è un complotto paranoico in forma di “biografiction”, si potrebbe dire, perché è nato seguendo le vicende della biografia del parrucchiere Marco Orea Malià attraverso interviste via email o telefoniche, arricchite con visioni romanzate da spy story. Tanto che le 196 pagine sono diventate un giallo.
Saverio Fattori è uno di quelli che negli Ottanta sognava i Settanta. Conosceva Orea Malià perché ci andavano tutti i suoi amici a farsi il ciuffo e il colore. E lui si teneva a distanza da quel luogo edonista e artefatto. Poi, più di vent’anni dopo, è successo qualcosa. Si è incuriosito e si è fatto conquistare dall’ambiente di Orea Malià, che è una bella fetta di storia di una Bologna e di un’Italia di cui ancora tanto si parla e si sogna. Insomma, l’epoca in cui da Orea ci andavano Francesca Alinovi, Tondelli, Pazienza, Freak Antoni, Patrizio Roversi, Simon Le Bon e la moglie, e tutta quella banda di creativi-intellettuali a farsi fare il tagliando alla propria vanità…Un cast di personaggi così è il meglio che si potrebbe trovare per un libro (e anche per un film…). Se poi si tratta di un noir, tra indagini e complotti….
Ma perché proprio la scelta di Orea Malià? “Rappresentava l’antitesi di quello che ero io in quegli anni – spiega Saverio Fattori- Era un nemico. Io i capelli li tenevo ostinatamente lunghi e non curati. Pensavo che fare il borderline fosse la cosa migliore, quella meno volgare. Dal mio paese andavano a farsi i capelli da Orea Malià gli adepti di altre religioni. Integralisti New Wave soprattutto. Li disprezzavo profondamente. Loro ricambiavano. Anche se il vero necrofilo ero io. Morrison e Hendrix erano morti. Male. I loro idoli a giudicare da Videomusic godevano di ottima salute. Confrontarsi nel 2006 con Orea Malià è stato terapeutico. Mi ha costretto a ripensare a un periodo fondamentale della mia vita e della storia di questo strano paese. La soggettività che si fonde con l’oggettività. Comunque sono vivo, lui pure. Siamo due sopravvissuti. Poi tutto si confonde, perchè se da un lato rappresentava nella mia mente malata il trionfo dell’estetica sulla sostanza, dall’altra il suo negozio era la cuccia di persone molto creative, come Pazienza e Tondelli. E’ una figura osmotica.”

Ascolta l’intervista a Saverio Fattori
A cura di Giulia Gadaleta

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GIULIA FAZZI A LICENZA DI LEGGERE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/11/giulia-fazzi-a-licenza-di-leggere/ Wed, 11 Jul 2007 15:22:34 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/11/giulia-fazzi-a-licenza-di-leggere/ Puntata del 14 luglio 2007 Ospite del secondo appuntamento di Licenza di Leggere Giulia Fazzi Ascolta l’intervista a Giulia Fazzi A cura di Giulia Gadaleta ]]> Puntata del 14 luglio 2007

Ospite del secondo appuntamento di Licenza di Leggere Giulia Fazzi ci racconta com’è nato Ferita di guerra

Del romanzo, tradotto in Francia da Gallimard, scrive Antonella Beccaria, presentatrice della serata:

“Una giovane donna vigorosa. Un’operaia combattiva. Poi, ad annientarla, una violenza consumata in fabbrica, il datore di lavoro che si trasforma in predatore. Ferita di guerra è un romanzo che si può leggere in due modi differenti: da un lato la distruzione dell’intimità femminile, la perdita di sé e il lungo cammino per ritrovarsi; dall’altro la solitudine che si apre come una voragine di fronte all’indifferenza delle colleghe, alle meschinità per proteggere piccoli privilegi, ai silenzi di chi dovrebbe dimostrare solidarietà. Due piani che si incrociano sull’esistenza della protagonista che diventa il simbolo di una generazione oscillante tra indipendenza, brutalità e precariato oltre ogni rispetto umano e tutela sindacale. Con un faro: l’amicizia inattaccabile che diventa salvagente.”

Ascolta l’intervista a Giulia Fazzi
A cura di Giulia Gadaleta

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LICENZA DI LEGGERE http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/04/licenza-di-leggere-2/ Wed, 04 Jul 2007 11:47:31 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/07/04/licenza-di-leggere-2/  Licenza di Leggere diventa una rassegna dedicata ai romanzi usciti in copyleft.

Dal 9 al 23 luglio tre ospiti parleranno dei loro romanzi

9 luglio Kai Zen

17 luglio Giulia Fazzi

23 luglio Saverio Fattori

A Borgo Panigale, in via Marco Emilio Lepido, 25

 Ecco il programma

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ALICIA GIMENEZ-BARTLETT http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/06/06/alicia-gimenez-bartlett/ Wed, 06 Jun 2007 17:30:35 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/06/06/alicia-gimenez-bartlett/ Alicia Gimenez-Bartlett a TorinoPuntata del 9 giugno
Alicia Gimenez-Bartlett è nota in Italia come autrice dei polizieschi della serie di Petra Delicado. Ma nella sua produzione letteraria ha saputo addentrarsi nella indigeribile (perchè maschilista) esistenza an-affettiva di un giovane camionista (in Vita sentimentale di un camionista); immaginare il diario di Nelly Boxal, domestica di Virginia Woolf, rivelando di quest’ultima il classismo contradditorio (in Una stanza tutta per gli altri); processare un’intera generazione di donne passate per il femminismo degli anni ’70 (in Segreta Penelope). La scrittura impietosa sa essere tagliente e lucida come nei suoi gialli. Ma è lo huomur a sapere stregare il lettore nella serie di cui è protagonista l’ispettrice di polizia Petra Delicado: il continuo gioco delle parti della coppia Delicado-Garcon è il filo conduttore dei romanzi alla faccia di trame ben congegnate e indagini più o meno complesse e o strazianti. E’ la loro umanità, a volte cinica a volte fragile, che tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina. Alicia Gimenez-Bartlett sarà alla Feltrinelli di Bologna, il 12 giugno alle 18 per presentare l’ultimo romanzo della serie, Nido Vuoto, edizioni Sellerio.

Ascolta l’intervista a Alicia Gimenez-Bartlett

A cura di Giulia Gadaleta

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CHRISTIANA DE CALDAS BRITO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/22/christiana-de-caldas-brito/ Tue, 22 May 2007 07:06:17 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/05/22/christiana-de-caldas-brito/  Christiana de Caldas Brito sarà ospite del secondo appuntamento di Lingua Matrigna. Scrittrici migranti nella letteratura italiana nascente, si terrà giovedì 24 maggio, sempre alla Mediateca di San Lazzaro, in via Caselle 22, alle 21.

500 Temporali è ambientata a Rio de Janeiro, in una cornice di pioggia ed acquazzoni la narrazione si svolge a più voci attraverso un’osservazione condotta da diversi punti di vista, seguendo le vicende di una donna benestante che, per puro caso, giunge a cambiare in modo decisivo la vita di alcuni personaggi della favela.
Una storia di amore e di speranza a 500 anni dalla scoperta del Brasile.

Vi proponiamo l’intervista a Christiana de Caldas Brito che rilasciò nell’aprile 2005 Marco Purpura all’uscita di Qui e là (Cosmo Iannone)

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PAROLE MIGRANTI. SINDIWE MAGONA A BOLOGNA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/12/parole-migranti-sindiwe-magona-a-bologna/ Mon, 12 Mar 2007 13:11:16 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/12/parole-migranti-sindiwe-magona-a-bologna/ Sindiwe Magona e Paola Ghinelli. Sullo sfondo Debora Pometti, Raul Grimani e Romano Romani

La prima ospite sarà Sindiwe Magona.

Sudafricana, la sua lingua madre è lo xhosa ma scrive prevalentemente in inglese. Nei suoi racconti esplora gli effetti duraturi dell’apartheid sulla vita di donne e bambini. Ne parlerà con la nostra Paola Ghinelli.

Ascolta l’intervista a Sindiwe Magona

Appuntamento a Bologna, martedì 13 marzo 2007 alle 18,30 in via M.E. Lepido, 184 al Centro Commerciale Centro Borgo (Spazio Ristorazione)

Per maggiori informazioni clicca QUIQUI

 

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SCONFINANDO-Prima puntata-Amara Lakhous http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/09/sconfinando-amara-lakhous/ Fri, 09 Mar 2007 18:17:11 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/09/sconfinando-amara-lakhous/ Sconfinando Nella prima puntata, in onda domenica 11 marzo alle 15.30 su Radio Città del Capo, le parole di Hamid Ziarati e Amara Lakhous ]]> Sconfinando. Un viaggio in tre puntate nella letteratura migrante in lingua italianaAmara Lakhous è algerino, da dieci anni in Italia. Ha pubblicato nel 1999 in edizione bilingue arabo/italiano Le cimici e il pirata. Scontro di civiltà per una ascensore a Piazza Vittorio è un romanzo corale costruito come un giallo intorno ad un omicidio in un condominio di piazza vittorio a Roma. Ogni capitolo è la voce di un possibile testimone… la colf peruviana, il negoziante pakistano, il professore milanese la portiera napoletana, voci diverse insomma di immigrati e italiani. Ognuno esprime la sua opinione su Amedeo, il presunto colpevole. E’ lo stesso Amedeo a prendere la parola in alcuni capitoli. Chi è Amedeo? È un italiano o un immigrato? Su questo dubbio, sulla vera identità di Amedeo si concentra il romanzo che diventa una sorta di specchio in cui si riflettono i fantasmi e le paure che la società costruisce intorno all’immigrazione.

Ascolta l’intervista a Amara Lakhous a cura di Giulia Gadaleta

Amara Lakhous, Le cimici e il pirata, Arlem, 1999

Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, e/o, 2006.

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