colonialismo – MOMPRACEM http://www.mompracemradio.it/mompracem Settimanale avventuroso di letteratura Fri, 04 Nov 2011 13:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.1 RECUPERARE LA MEMORIA: Igiaba Scego http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/11/28/recuperare-la-memoria-igiaba-scego/ Sun, 28 Nov 2010 20:47:26 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=1115 Non di dove siamo, a quale luogo apparteniamo, ma dove sono questi luoghi dentro di noi: così potremmo parafrasare l’operazione di recupero della memoria di La mia casa è dove sono. La ricostruzione di una mappa, un percorso a ritroso fatto di luoghi (somali e romani) carichi di significato soggettivo ed emotivo e per questo politico. Per nessuno dei cosiddetti scrittori migranti la scrittura è un atto politico come per la italiana e somala Igiaba Scego: una tradizione familiare (il padre ministro degli esteri, lo zio vittima di un sospetto omicidio politico, l’emigrazione a seguito del colpo di stato di Siad Barre) si accompagna a un voler dar voce polemicamente a un sè con radici qua e là, una soggettività complessa e non riconducibile alle due metà (italiana e somala) che si usano per descriverla. L’enfasi delle parole, la loro capacità evocativa, non spaventano Igiaba Scego, ma ci regalano la poesia e l’ironia di chi della parola ha fatto la propria patria.
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Ascolta l’intervista a Igiaba Scego

A cura di Giulia Gadaleta

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MULTATULI: intervista a Luca Scarlini http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/04/25/multatuli-intervista-a-luca-scarlini/ Sun, 25 Apr 2010 09:42:33 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=901 More about Max HavelaarPuntata di sabato 1 maggio 2010

Max Havelaar è un romanzo che vi sorprenderà per la aperta franchezza con cui condanna il colonialismo: eppure è un romanzo di cui si celebrano i centocinquant’anni. Primo romanzo apertamente critico nei confronti del sistema di sfruttamento coloniale, come ci spiega Luca Scarlini, si contraddistingue anche per la forma insolitamente aperta e moderna. Due voci si alternano nel racconto svelando l’una l’ipocrisia dell’altra: quella dell’Uomo dello scialle, ossia Max Havelaar, funzionario coloniale caduto in disgrazia  per un eccesso di onestà e senso di giustizia verso il popolo giavanese, e quella del sensale di caffè Droogstoppel, bigotto e utilitarista, che vorrebbe fare commercio del romanzo, criticandone  però apertamente lo spirito.

A cura di Giulia Gadaleta

Ascolta l’intervista a Luca Scarlini

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