recensioni – MOMPRACEM http://www.mompracemradio.it/mompracem Settimanale avventuroso di letteratura Fri, 04 Nov 2011 13:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.7.1 Mompracem Paperback: Gran Vía. http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/06/28/mompracem-paperback-gran-via/ Mon, 28 Jun 2010 10:24:46 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=1007 L’ultima puntata di Mompracem prima della pausa estiva è dedicata a la casa editrice Gran Vía. (La trasmissione riprenderà a settembre).

Come e quando nasce Gran Vía? Perché il nome “Gran Vía”? Perché scegliere di pubblicare letteratura di lingua spagnola e hispanoamericana? Le collane, le novità in uscita  e altro… Intervista all’editore e traduttore Fabio Cremonesi.

A seguire le recensioni.

More about Un cinese a Buenos Aires

un cinese a Buenos Aires di Ariel Magnus

(Gran Vía, pp. 264, € 16,50)

Un giovane argentino viene sequestrato da un presunto piromane cinese contro cui ha appena testimoniato in un processo per undici incendi dolosi in altrettanti negozi della città. Cosa c’è sotto? La mafia cinese o un complotto ordito ai danni della comunità orientale? E qual è il ruolo dei programmi sensazionalistici delle tv locali e della comunità ebraica? Basato su un fatto reale e travestito da thriller, “Un cinese a Buenos Aires” è un viaggio comicissimo ma niente affatto superficiale nella Chinatown della capitale argentina, vista dapprima dal retro del ristorante Tutti Soddisfatti, poi per le strade, tra la gente, parlando di un’emigrazione fuori da tutti i cliché (i cinesi di Ariel Magnus non sanno andare in bicicletta e si pongono inquietanti domande sull’uso della forchetta), tra bordelli e karaoke, mercatini di cianfrusaglie orientali, sinagoghe e templi della setta Falun Gong, amicizie improbabili e amori travolgenti.

More about Mala suerte

Mala Suerte di Juan Aparicio-Belmonte

(Gran Vía, pp. 222, € 14,50)

Sei mai finito sul tettino di uno psicoanalista? Non ti sembra che sia arrivato il momento? Risponde un coro di personaggi indimenticabili: un avvocato logorroico e irriverente, maldestro persino come cocainomane e perseguitato dalla mala suerte; un ex legionario psicotico con una peculiare visione della lotta di classe; una commissaria di polizia attraente e borderline, fidanzata con un aspirante scrittore minidotato che la trascura; uno sconosciuto che si aggira per Madrid con due paia di mutande in testa…

More about Il paese della pauraIl Paese della Paura di Isaac Rosa

(Gran Vía, pp. 276, €16,50)

Carlos vive nella paura: che qualcuno lo aggredisca, lo malmeni, entri in casa sua mentre dorme, rapisca suo figlio; ma teme anche l’aggressività dei suoi vicini, gli adolescenti violenti, i poveri, gli estranei. Sa che i suoi timori sono molto diffusi, ma sa che sono esagerati, infondati. Riesce a tenerli sotto controllo fino al giorno in cui suo figlio è coinvolto in un trascurabile episodio di bullismo e scuola: da quel momento in poi la situazione si complica per la sua incapacità di prendere decisioni e inizia per lui una fuga in avanti in cui ogni bugia, ogni passo falso, lo farà sentire sempre più minacciato. Il paese della paura è un romanzo inquietante e intenso che indaga i meccanismi di creazione e diffusione della paura, e il ruolo della fiction (televisiva, cinematografica, letteraria) nella diffusione di un senso di insicurezza che finisce per trasformarsi in meccanismo di controllo sociale, e ci induce a consegnarci a forme di protezione illegali e a risposte difensive che si fanno sentire ancora più vulnerabili.

Ascolta l’audio della puntata!

Le musiche della puntata: colonna sonora del film 2046 di Wong Kar-Wai, colonna sonora del film In the mood for love, sempre di Wong Kar-Wai. Leggete un cinese a buenos aires e scoprirete perché… e Los Rodriguez!

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Mompracem Paperback 2: Elliot http://www.mompracemradio.it/mompracem/2010/01/12/mompracem-paperback-2/ Tue, 12 Jan 2010 17:13:23 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=682 More about I CariolantiMore about Il Vangelo secondo BiffMore about FoolIl 21 novembre 2009 è andata in onda la seconda puntata di Mompracem Paperback, la versione cartonata di Mompracem. La trasmissione che per unsabato al mese si occupa del libro visto da dietro, più che da dentro. Uno speciale monografico su una casa editrice, con interviste ad editori, autori, editor e addetti ai lavori.

Abbiamo parlato de I Cariolanti di Sascha Naspini, di Fool e de Il Vangelo secondo Biff di Christopher Moore e in generale delle edizioni Elliot. Musiche di: Jane’s Addiction, Nick Cave and the Bad Seeds, Dead Can Dance, Hellacopters e Rammstein.

Qui la puntata di Paperback

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SULLA BRECCIA: intervista a Caterina Falconi http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/11/16/sulla-breccia-intervista-a-caterina-falconi/ Mon, 16 Nov 2009 10:47:26 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=570 sulla-breccia_fernadelPuntata del 14 novembre 2009

Prendi una cittadina asfissiante come ce ne sono tante nella provincia italiana. Mettici una protagonista che non ha il coraggio di sognare e che fatica a fare i conti con le aspettative (degli altri).  Aggiungi un amore a cui nè Silvia nè Angelo sanno dare retta. Ne verrà fuori una storia im-plosiva in cui le difese dei protagonisti si sgretolano lasciandoli nudi di fronte ai propri desideri. Tra amori simbiotici e madri voraci Sulla breccia soffre forse di un eccesso di psicologismi ma, alla prima prova narrativa, Caterina Falconi dimostra di saper puntare all’essenzialità della parola.

Ascolta l’intervista a Caterina Falconi

A cura di Giulia Gadaleta

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Un racconto su Fernandel http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/05/06/un-racconto-su-fernandel/ Wed, 06 May 2009 15:07:02 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=529 Un racconto su fernandel scritto da una delle redattrici di Mompracem. Enjoy it!

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New Italian Epic http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/04/09/new-italian-epic/ Thu, 09 Apr 2009 19:20:20 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=497 More about New Italian EpicEsce per Einaudi Stile Libero il risultato di un dibattito sulla narrativa stimolato da Wu Ming e che ha percorso i mesi scorsi sia in rete che su molte riviste: nato da un discorso di Wu Ming 1, e approfondito da Wu Ming 2, “New Italian Epic” si configura come un ragionamento sulla scrittura italiana che coinvolge  le opere più che gli scrittori, individuando in esse alcune caratteristiche che sembrano delineare un nuovo tipo di romanzi. Mappatura delle uscite dell’ultimo decennio, si pone come pungolo di riflessione orientato al nuovo, senza canonizzare bensì auspicando un fertile ripensamento della scrittura nel nostro Paese. Ne parliamo con Wu Ming 2.

A cura di Azzurra D’Agostino

Puntata del 7 Aprile 2009

Ascolta l’intervista a Wu Ming 2 su New Italian epic

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LA TERZA META’ di GUGLIELMO PISPISA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/02/15/la-terza-meta-di-guglielmo-pispisa/ Sun, 15 Feb 2009 10:24:09 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=451 Città perfetta (Einaudi) Gugliemo Pispisa, membro dell'ensamble narrativo Kai Zen, esce nuovamente con un romanzo solista: La terza metà.]]> More about La terza metàSempre attratto da personaggi ambigui, Pispisa racconta il lato oscuro e cinico degli anni ’70, non quello della nobiltà delle idee e delle lotte, ma quello di chi mestava nel torbido. Hieronimus -voce narrante della prima parte- è figlio di un (forse) ex-brigatista, morto (forse) per mano dei suoi perchè sospettato di tradimento. Ma comunque scomparso. E Hieronimus cerca la (forse) verità sul destino del padre mentre fa il black block -per i servizi segreti- per le strade di Genova. In questo gioco di specchi tra un padre mai conosciuto e un figlio alla ricerca di una propria verginità, si dipana il romanzo tra colpi di scena e false piste.

Ascolta l’intervista a Guglielmo Pispisa
Puntata del 14 febbraio 2009
a cura di Giulia Gadaleta

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LIA LEVI LETTERATURA E LEGGI RAZZIALI http://www.mompracemradio.it/mompracem/2009/01/31/lia-levi-letteratura-e-leggi-razziali/ Sat, 31 Jan 2009 15:50:43 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/?p=421 Tutti ambientati nel periodo a cavallo tra le leggi razziali e l’occupazione nazista di Roma, Una bambina e basta, L’albergo della magnolia e L’amore mio non può sono stati ripubblicat in un unico volume dall’editore e/o con il titolo di Trilogia della memoria.

Uniti da questa comune ambientazione temporale e geograficaraccontano da diverse angolazioni -quella di una bambina costretta a nascondersi in un convento di suore; quella di un padre costretto a disconoscere il figlio di un matrimonio misto pur di salvarlo; quello di una giovane vedova ebrea che sbarca il lunario- lo stupore e la sorpresa nello scoprirsi “diversi”. Quasi che la presa di coscienza di una identità ebraica sia stata frutto della discriminazione anzichè precederla.

Un messaggio universale contro ogni discriminazione e razzismo.

Lia Levi sarà ospite della Biblioteca di Castenaso il 21 gennaio. Qui il programma

Puntata del 17 gennaio 2009
a cura di Giulia Gadaleta

Ascolta l’intervista a Lia Levi

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LA CASA DELLA MOSCHEA di KADER ABDOLAH http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/11/24/la-casa-della-moschea-di-kader-abdolah/ Mon, 24 Nov 2008 09:22:04 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/11/24/la-casa-della-moschea-di-kader-abdolah/ Pubblicato a settembre dalla casa editrice Iperborea, La casa della Moschea dell’autore iraniano ma olandese d’adozione,Kader Abdolah, racconta gli ultimi, turbolenti anni, del regime dello Shià Reza Palavi e quelli altrettanto movimentati dei primi anni della rivoluzione khomeneista. Ambientato in una cittadina della provincia iraniania, narra le vicissitudini della famiglia dei custodi della moschea del venerdì, scegliendo così la prospettiva della quotidianità. Sotto la cupola della moschea del venerdì si confrontano nel romanzo islam differenti, quello tradizionale e quello quietista, quello dei notabili della provincia e dei bazarì, i commercianti più autorevoli del bazar e quello dei giovani studenti provenienti da Qom, il Vaticano persiano.

Ne abbiamo parliamo con l’iranologa Anna Vanzan

Ascolta l’intervista a Anna Vanzan

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Recensione:Virginia Woolf, “Flush – biografia di un cane”, Baldini Castoldi Dalai e La Tartaruga, 2008, 5,40 euro http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/04/recensionevirginia-woolf-flush-%e2%80%93-biografia-di-un-cane-baldini-castoldi-dalai-e-la-tartaruga-2008-540-euro/ Sat, 04 Oct 2008 21:35:23 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/10/04/recensionevirginia-woolf-flush-%e2%80%93-biografia-di-un-cane-baldini-castoldi-dalai-e-la-tartaruga-2008-540-euro/ di Azzurra D’Agostino 

Un piccolo capolavoro dell’arte orafa della scrittura dell’autrice inglese, questo racconto lungo recentemente ripubblicato da La Tartaruga nella sua nuova veste sotto Baldini Castoldi Dalai. Una perla che rotola sinuosamente da una vita all’altra, fuori e dentro l’umano: il pretesto è, infatti, quello di raccontare la storia della vita di un cocker (e difatti il libro si apre con una lunga digressione sulle razze canine, sui pedigree e sulla remota origine degli spaniel). Ma a poco a poco, affascinati dalla sempre fluente, palpitante, viva scrittura della Woolf, scopriamo che questo cocker il cui nome dà titolo al volume (Flush, appunto) è nientemeno che il cane di Elizabeth Barrett. E che dunque la sua vita è il perno della narrazione attorno a cui si allarga e dipana la storia di una delle più importanti poetesse di lingua inglese, molto amata dalla Woolf, nonché della sua storia d’amore con l’altrettanto significativo poeta Robert Brownings. L’espediente letterario usato, nella sua inusitata originalità, è già misura della particolarità dell’opera, da leggersi non solo per puro piacere della parola (qui bene appagato), ma anche come un modo nuovo di avvicinare l’amore umbratile per il non visibile/dicibile soggiacente sotto la crosta del visibile/dicibile che pervade tutte le opere della Woolf. Se Mrs Dalloway disegna un nuovo concetto di tempo, e di percezione, in modo implicito nella struttura del romanzo e nella considerazioni della protagonista, qui ci troviamo di fronte alla descrizione del mondo da parte di chi, il mondo, lo percepisce strutturalmente in maniera diversa dalla nostra. Flush conosce le cose con gli odori; vede nel buio, toglie peso alla vista per darne al calore del sole, agli spazi da correre, al residuo del passato che rimane su un oggetto. E nel suo modo unico di conoscere – egli percepisce passaggi, umori, abitudini col semplice sostare in una stanza e annusarla – pare influenzare la stessa Elizabeth. Che, abbandonati i fasti e i cerimoniali della plumbea Londra a favore dell’Italia in cui vive in piena libertà la sua storia d’amore con Brownings – sembra scoprire l’essenzialità e le ricchezze che contiene, proprio come un animaletto . “Tutti quei complicati oggetti dei suoi giorni claustrali, erano spariti. Il letto era un letto; il lavabo era un lavabo. Ogni cosa era quel che era, e non un’altra cosa”. Questo è il più grande insegnamento che il cane dà alla sua padrona, il riuscire a scremare l’essenziale dall’inessenziale, la vita dalla non-vita, l’esistenza dalla forma. Come se il mondo come lo conosciamo attraverso la modalità delle convenzioni umane fosse soltanto l’involucro che nasconde una più reale esistenza, fatta di ciò che non ha, secondo i nostri canoni, peso. Ombre, gesti, forme, colori, suoni durante lo scorrere di queste vite e questi amori paralleli assumono sensi nuovi, peso diverso, fino a rendere il reale qualcosa di estremamente semplice e come complicato da segni, istituzioni, razionalità, mancanza di empatia, ottusità. In sintesi, ciò che rende difficile la vita dell’umano.

La Woolf riesce insomma, con tratto leggerissimo, a sondare un intero modo d’essere e a toccare i suoi più cari e ricorrenti temi. Senza mai strabordare, né porsi in cattedra, ma restando bassa sulla terra, a misura d’animale che patisce ogni mossa d’uomo. Semplice fino all’osso e con questo coerente, poiché di semplicità nella complessità ha da parlare. Un esempio di buona, pura arte narrativa, che in certi tratti tocca aspetti lirici, come è tipico della scrittura di questa grande maestra di cui questo racconto è una vera miniatura. 

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Jaume Cabré su Carmillaonline http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/02/24/jaume-cabre-su-carmillaonline/ Sun, 24 Feb 2008 17:17:46 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2008/02/24/jaume-cabre-su-carmillaonline/ Segnalo questa mia intervista su carmillaonline.com a Jaume Cabré, autore catalano di Le voci dal fiume e di Sua signoria.
L’abbiamo realizzata a Roma, alla fiera della piccola e media editoria, Più libri Più Liberi

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Ghermandi su Carmillaonline http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/12/09/ghermandi-su-carmillaonline/ Sun, 09 Dec 2007 18:43:56 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/12/09/ghermandi-su-carmillaonline/ Su Carmillaonline una recensione su Regina di fiori e di perle di Gabriella Ghermandi
A cura di Giulia Gadaleta

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FRANCO GRILLINI SECONDO NATURA http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/26/franco-grillini-secondo-natura/ Mon, 26 Nov 2007 15:36:33 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/26/franco-grillini-secondo-natura/ L’omosessualità è stata lungamente ignorata come particolare imbarazzante dell’antichità greca e romana. Eva Cantarella partendo dalla prospettiva giuridica che le è propria e spaziando nella filosofia e nella letteratura, ne ricostruisce confini e regole: tratto unificante non era la dicotomia omo/etero (introdotta successivamente dal cristianesimo), ma quella passività/attività. L’oggetto d’amore poteva essere maschio o femmina, purchè rispettasse l’insieme di norme della società che la esprimeva.  Un ribaltamento di prospettiva che faceva della bisessualità degli individui un comportamento Secondo natura.

Che cosa ci può insegnare oggi la bisessualità degli antichi?

Lo abbiamo chiesto all’autrice. Ascolta l’intervista a Eva Cantarella

Parleremo di Secondo natura venerdì 30 novembre alle 21, presso la Mediateca di San Lazzaro con Franco Grillini che sarà ospite di Very important riders. Lettori eccellenti parlano del loro libro preferito

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ALICE MUNRO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Thu, 08 Nov 2007 13:44:52 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/08/alice-munro/ Puntata del 10 novembre 2007 

Alla scoperta di Alice Munro, considerata la più grande scrittrice canadese, in odore di Nobel. La sua forma è la novella, la short story di cui è maestra: attraverso una vicenda riesce ad affrescare un’intera vita, illuminandone i misteri più intimi. Dal 1968 ad oggi, con oltre dieci raccolte di racconti, Munro è riuscita a tracciare una mappatura dell’animo umano che procede per illuminazioni, indizi, segreti svelati, buchi temporali che lasciano intuire il flusso denso e a tratti perturbante della vita.

Ne parliamo con Adalinda Gasparini, psicoterapeuta e psicanalista, organizzatrice del Convegno La casa di parole – Alice Munro (con critici letterari e cinematografici, storici, psicanalisti) dedicato alla scrittura della Munro e sui suoi legami con la psicanalisi: sia le avvincenti storie della scrittrice che il metodo dell’analisi, infatti, procedono per via di levare e non per via di porre., come in una sorta di “poliziesco dell’esistenza”. Un modo per vivere insieme una grande esperienza di ricerca in se stessi e nel mondo umano.

Alcuni libri di Alice Munro letti per voi da Mompracem: In fuga, Il percorso dell’amore, Il sogno di mia madre, Amico Nemico Amante (editi da Einaudi); La danza delle ombre felici, Segreti svelati (editi da La Tartaruga Edizioni)

A cura di Azzurra D’Agostino

Ascolta la recensione di Azzurra d’Agostino

Ascolta l’intervista a Adalinda Gasparini

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Da lettori on line a talent scout: “iQuindici” http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/05/da-lettori-on-line-a-talent-scout-iquindici/ Mon, 05 Nov 2007 15:57:01 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/05/da-lettori-on-line-a-talent-scout-iquindici/ Monica Mazzitelli a cura di Arianna Cameli]]> blogger

Il sito de iQuindici

Con l’avvento del Web sono cambiati diversi aspetti del mondo delle Lettere, specie di quello emergente e giovanile. Se da un lato il ruolo dell’autore si ridefinisce in un nuovo soggetto spesso di tipo collettivo, come i Wu Ming o i Kai Zen, insieme ad altri vari esperimenti editoriali nati negli ultimi anni, dall’altra parte a destare forse più curiosità e interesse è la figura del lettore. Nuovi modi di utilizzare la scrittura sembrano coniugarsi anche a nuove modalità di fruizione del testo narrativo. Altrove avevamo parlato della diffusione e dell’estrema carica di novità ed entusiasmo dei Gruppi di lettura.

Una realtà nata invece esclusivamente in Rete è quella de iQuindici: un gruppo di lettori forti costituitosi intorno al collettivo di scrittori Wu Ming. Il loro obiettivo è quello di leggere manoscritti inediti, esprimere pareri e promuovere l’accesso libero e gratuito alla cultura attraverso l’uso del copyleft. Col tempo iQuindici si sono fatti conoscere anche in ambito editoriale, il loro comitato di lettura difatti è diventato un’importante fucina per i nuovi autori in cerca di una pubblicazione. Tra gli editori “in ascolto” dei pareri de iQuindici troviamo Einaudi Stile Libero, Gaffi Editore, Valter Casini Editore, Marsilio, Giulio Perrone Editore, quest’ultimo tra l’altro ha pubblicato recentemente un’antologia curata da una delle coordinatrici del gruppo: Monica Mazzitelli. Il libro s’intitola Tutti giù all’inferno, ed èun viaggio in 33 canti sulla metropolitana di Roma: ogni fermata una trasgressione, un delitto, una fuga dell’anima. E tra gli autori dei testi ci sono Guglielmo Pispisa, Jadel Andreetto, Giulia Fazzi e Yari Selvetella, poi ancora Chiara Valerio e Francesco Fagioli, Marino Magliani e Valeria Brignani, con altri talenti emergenti scoperti da iQuindici, infine un piccolo inserto di Giulio Mozzi, scrittore e coordinatore di Vibrisselibri, una casa editrice nata dall’esperienza del bollettino Web. I “quindicini” insomma tendono a inserirsi in un circuito che va ben oltre quello di semplici lettori, all’interno del loro sito c’è una ezine, INCIQUID, nella quale vengono discussi gli ultimi manoscritti in lettura, e alcuni di loro hanno iniziato a scrivere e pubblicare per conto proprio. Ne parliamo con una delle coordinatrici, Monica Mazzitelli.

* Come si sono formati iQuindici?

«Il gruppo è nato 5 anni fa, in seguito a una discussione su Giap, la newsletter del collettivo di scrittori Wu Ming, che li ha portati a decidere di provare a formare un gruppo di lettura di inediti con alcuni lettori della newsletter che si erano dichiarati sensibili al progetto».

* Perché vi chiamate “Lettori residenti”? In che cosa consiste la vostra attività di lettori?

«L’aggettivo “residenti” fa riferimento a un saggio di Peter Bichsel citato durante la discussione, diciamo che da solo non vuol dire molto ma ci è rimasto “incollato” da quel contesto e quindi ce ne siamo affezionati. La nostra attività consiste nel leggere manoscritti inediti (due letture per ciascun manoscritto) e dare dei pareri informali e da semplici lettori agli autori, che possono quindi confrontarsi con lettori esterni alla propria cerchia familiare».

* Quali case editrici hanno seguito i vostri pareri?

«Abbiamo contatti con vari editori (tutti i principali), quindi possiamo dire che quasi tutti siano interessati a ricevere nostre segnalazioni; il che non significa comunque che un libro proposto venga necessariamente pubblicato. Abbiamo portato alla pubblicazione alcuni manoscritti con Einaudi Stile Libero, Marsilio, Giulio Perrone e altri, e grazie alla diffusione copyleft siamo riusciti a far arrivare uno dei nostri più bei romanzi (Ferita di guerra di Giulia Fazzi) a essere pubblicato in Francia con il prestigioso editore Gallimard».

(Continua a leggere…)

http://www.stpauls.it/letture/0711let/0711le86.htm


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NIGERIA CAMPIONE DEL MONDO di SULEIMAN CASSAMO http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/02/nigeria-campione-del-mondo-di-suleiman-cassamo/ Fri, 02 Nov 2007 08:00:56 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/11/02/nigeria-campione-del-mondo-di-suleiman-cassamo/ Suleiman Cassamo è uno dei più affermati scrittori mozambicani, è stato anche segretario dell’associazione degli scrittori mozambicani. Nigeria campione del mondo è una raccolta di racconti che comprende le due opere di Cassamo O regresso do morto e Amor de baobà.

Ascolta la recensione di Valentina Timpani

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Al covo dei Blogger: il Gruppo di Lettura di Cologno http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/06/11/al-covo-dei-blogger-il-gruppo-di-lettura-di-cologno/ Mon, 11 Jun 2007 21:56:35 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/06/11/al-covo-dei-blogger-il-gruppo-di-lettura-di-cologno/ a cura di Arianna Cameli]]> Leggere è da sempre considerato un atto personale, ma condividere gusti e opinioni è fondamentale per diffondere la passione per i libri. Con questa finalità si stanno moltiplicando i Gruppi di lettura. Vediamo cosa sono.

I lettori hanno cambiato volto, non sono più esseri solitari e topi di biblioteche, ma si incontrano e si scambiano opinioni, fisicamente e anche in Rete. Sono i Gruppi di lettura, ne parlano i giornali e le radio, e sembra che diverse biblioteche in Italia stiano tentando nuove forme di promozione alla lettura coinvolgendo i propri utenti nella condivisione dei testi, in maratone di lettura o in forme di associazionismo dettate unicamente dalla passione per i libri. L’appetito vien mangiando, vale anche per i libri: se le idee e le proposte circolano se ne formano subito altre, nuovi lettori si uniscono e iniziano a scoprire libri sconosciuti.

Ne parliamo con Luca Ferrieri, bibliotecario e coordinatore del Gruppo di lettura di Cologno Monzese, uno dei Gdl più attivi sul fronte sia dell’organizzazione che per quanto riguarda l’attività in Rete, attraverso il blog e la mailing list.

  • I Gruppi di lettura, una bella novità nel panorama italiano, può raccontarci come nascono e dove sono diffusi?

«I Gruppi di lettura in Italia nascono dall’incontro tra le attività di promozione della lettura messe in atto dalle reti bibliotecarie dagli anni Ottanta in poi e le esperienze dei “reading group” esistenti nei Paesi anglosassoni. Si è trattato di un vero e proprio incontro e non di un fenomeno di importazione, perché le caratteristiche che i Gruppi di lettura stanno assumendo in Italia sono diverse da quelle che hanno negli Usa o in Gran Bretagna. Per esempio le esperienze italiane sono in gran parte costituite da lettori forti ruotanti intorno alle biblioteche, mentre negli Usa le biblioteche hanno un ruolo abbastanza marginale e l’attività dei gruppi è rivolta a lettori medio-deboli e a volte anche a non lettori. In Italia i Gruppi di lettura sono ancora in una fase embrionale della loro esistenza, anche se ultimamente sono in forte crescita: noi ne teniamo un parziale censimento sul blog dei Gdl all’url http://gruppodilettura.wordpress.com/2006/11/28/
lelenco-deigruppi-di-lettura-italiani/
dove ne abbiamo per ora registrati circa una settantina, ma ovviamente i gruppi sono molti di più».

  • Che cosa spinge una persona a condividere l’atto della lettura?

«L’atto della lettura rimane individuale e solitario, e non può essere che così; ciò che i gruppi mettono in comune è il suo contesto, il suo orizzonte; ciò che viene prima, ciò che viene dopo. Molte persone, spesso scettiche sull’utilità di confrontare con altri le proprie letture, hanno scoperto nei gruppi una serie di “valori aggiunti”. Ad esempio: la rivelazione di un’altra angolazione di lettura, completamente diversa dalla propria; la scoperta di libri che non si conoscevano; la pratica del consiglio di lettura; il riconoscimento della non autosufficienza del lettore solitario; la necessità dell’autorganizzazione, del mutualismo tra lettori; la bellezza del dono; la responsabilità verso gli altri che la lettura comporta. Mi soffermo solo su quest’ultimo aspetto: i Gruppi di lettura hanno messo in evidenza (in modo indipendente e spesso diverso da quello della critica letteraria) la componente etica dell’atto di lettura, l’esigenza di una lettura “sostenibile”, anche nel senso di un’”ecologia della mente”. Così facendo, a mio avviso, hanno mostrato una strada che finalmente può portare a una ricomposizione tra due atteggiamenti che spesso sono rimasti separati se non contrapposti: quello del “leggere per cambiare” (in cui la lettura rischia di rimanere un mezzo) e quello del “cambiare per leggere” (in cui essa torna a essere un fine). In questa dialettica la coerenza tra mezzi e fini deve essere assicurata, cosa che non sempre la pedagogia della lettura ha saputo fare».

  • Quanto può essere importante, per una biblioteca, costituire un Gruppo di lettura?

«Il Gruppo di lettura rappresenta una tra le molte attività di promozione della lettura che la biblioteca può (e deve) mettere in campo. Rispetto ad altre presenta però alcuni vantaggi: è una forma di promozione meno contaminata da influenze editoriali, convenienze amministrative, zelo proselitistico, complessi di superiorità e di inferiorità. Il piacere di leggere non si insegna e non si impone, lo si è detto mille volte, ma poi tutte le attività di promozione erano costrette, almeno in parte, a semplificare, a propagandare, a pontificare. Il Gruppo di lettura rappresenta la forma di promozione più congeniale alla lettura, perché è autodiretta, senza deleghe, senza cattedre, fondata sul rapporto paritario, sul meccanismo di contagio, sulla uguale dignità e sulla compenetrazione dei due movimenti della criticità e dell’emozione che la lettura mette in gioco. Inoltre, particolare banale ma non di poco conto, quando si ha a che fare con bilanci risicati, il Gruppo di lettura costa meno (quanto a spese vive) di tante altre attività, anche se richiede molto lavoro sotto traccia».

Per continuare a leggere vai su “Letture”

La seconda parte dell’intervista è stata pubblicata nel numero di giugno/luglio di Letture

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Mompracem sul Corriere di Bologna! http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/25/mompracem-sul-corriere-di-bologna/ Wed, 25 Apr 2007 14:56:01 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/25/mompracem-sul-corriere-di-bologna/ Eccoci dunque su Il Corriere di Bologna, edizione bolognese de Il Corriere della sera.

Un’emozione, ritrovarci il 31 marzo scorso, sulle pagine dell’edizione bolognese de Il Corriere della sera….

 

 

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CAPITAN HARLOCK-Una recensione di Cristiano Brignola http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/11/capitan-harlock-una-recensione-di-cristiano-brignola/ Wed, 11 Apr 2007 07:34:01 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/04/11/capitan-harlock-una-recensione-di-cristiano-brignola/ Puntata del 31/03/2007 

Un asteroide nero che si schianta sulla Terra. Un primo ministro che risolve ogni problema rigirandosi nel suo letto e nascondendosi sotto le lenzuola, escludendo ogni problema che non riguardi le sue partite a golf. Un’invasione aliena occulta e strisciante, condotta da donne che bruciano come carta.

E, infine, una ciurma di pirati spaziali pronti a tutto per affermare la propria libertà.
Queste sono le premesse per un classico della letteratura a fumetti giapponese, Capitan Harlock di Leiji Matsumoto (Planet Manga-Panini Comics). Il malinconico pirata Harlock, che scruta gli spazi neri e infiniti del cosmo, è diventato una vera icona fin dalla sua creazione, nel 1977. Ma… in realtà il capitano è esistito nella mente del suo autore molto tempo prima di questa data, seppur con nomi e ruoli molto diversi. In una delle prime opere di Matsumoto è Capitan Kingstone, un bucaniere inglese; in un fumetto successivo diventa il Dottor Harlock e successivamente un pilota tedesco della Seconda Guerra Mondiale. E’ solo nel 1970 che per la prima volta fa la sua comparsa un ufficiale da un occhio solo, il cui pianeta natale è stato conquistato dalla Federazione Terrestre. Attraverso successive incarnazioni (tra cui perfino una western, in cui è un intrepido pistolero), Harlock è via via arrivato a essere il cupo e riflessivo pirata che tutti conosciamo, senza un occhio e con una vistosa cicatrice sul volto, fiero di esibire il simbolo del Blackjack.

Harlock incarna l’anima libera della pirateria, senza padroni, senza obbedienza ad alcuna bandiera o legge che non sia la propria. La sua nave spaziale, l’Arcadia, è un luogo in cui ogni membro dell’equipaggio vive nella massima libertà individuale, ma si responsabilizza di colpo ogni volta che la sicurezza di tutti è minacciata in qualche modo. Molto più che in altre opere, è ben resa l’idea della “fratellanza??? all’interno della ciurma. L’Arcadia stessa è anche molto di più di un vascello per Harlock: in essa è racchiusa e rivive – una sopravvivenza a metà tra scientifico e mistico – l’anima di colui che la progettò, Tochiro, il miglior amico del capitano stesso.

Il rapporto di Harlock con la sua nave è, a suo modo, emblematico di tutta l’atmosfera del fumetto: benché decisamente non manchi l’azione, quello a cui viene più dato risalto è lo spazio della memoria, dell’immensità in cui ci si perde, dei silenzi e dell’introspezione, delle amicizie perdute e ritrovate, entrambe da onorare allo stesso modo. Proprio per questo, a differenza della serie televisiva, il fumetto di Harlock non ha una fine. La guerra tra Harlock e gli invasori spaziali, le donne che bruciano come carta, non finirà e saremo noi lettori a immaginarne la conclusione. L’ultima tappa che l’equipaggio dell’Arcadia fa nel fumetto, è sul pianeta Heavy Meldar dove le spoglie di Tochiro sono sepolte. È una sosta in cui lui e i suoi uomini si rilassano e si fanno prendere dai ricordi dei loro amici, prima della battaglia finale con le loro nemiche. Come finirà questa battaglia, non è importante. Ciò che importa è ribadire che si combatte per qualcuno, anche se quel qualcuno non c’è più, o anche se coincide in tutto con se stessi e i propri ideali. 

A cura di Cristiano Brignola

 

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Il covo dei blogger: il diario verde acido di Pulsatilla http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/04/il-covo-dei-blogger-il-diario-verde-acido-di-pulsatilla/ Sun, 04 Mar 2007 17:33:29 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/03/04/il-covo-dei-blogger-il-diario-verde-acido-di-pulsatilla/ Il covo dei Blogger è una rubrica dedicata ai blog letterari che esce sul mensile "Letture"Ospite dell'ultimo numero è Pulsatilla. a cura di Arianna Cameli ]]> blogger.gif

Da qualche tempo gli editori alla ricerca di nuovi talenti fanno scouting in Rete, spulciando tra i diari on line. Vero è che il fenomeno sembra riguardare più la narrativa di genere o giovanile, anche se i confini sono ormai molto più indefiniti che in passato. Se prendiamo in mano un romanzo rosa, oggi ci imbattiamo nel Diario di Bridget Jones, di Helen Fielding o in Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank o Il diavolo veste Prada di Lauren Weisberger. Appartengono tutti al filone della chick-lit. Nello slang statunitense, chick è un termine informale per “ragazza”; lit è l’abbreviazione di literature (letteratura). Pur presentando alcuni elementi in comune con il tradizionale romanzo rosa, il romanzo chick-lit tende a essere umoristico e post-femminista nella sua rappresentazione della vita e dei rapporti sentimentali. Lo stile della narrazione è irriverente e ironico, specie per quanto riguarda gli argomenti sessuali, ma si parla anche di shopping, estetiste, vestiti.

Il rosa si trasforma dunque in narrativa di consumo che parla di consumi alle giovani donne, e se a tutto questo aggiungiamo il rapporto con il mondo di Internet e con l’universo dei blog, abbiamo il caso di Pulsatilla. Di origini foggiane il suo vero nome è Valeria Di Napoli, classe 1981, Pulsatilla (cito dal blog) è il nome di una pianta che «ha le foglie divise in lacinie lineari, pelose. Cresce nei luoghi erbosi o fra le rocce. Mi è stata prescritta una volta. Quando ho chiesto al mio terapista perché, lui mi ha risposto “Perché sei cattiva”. Questo è un blog cattivo per combattere la cattiveria, come da precetto omeopatico. E pulsatilla è una parola che mi somiglia molto. Piccola, saltellante». Dopo aver creato il suo personale blog “Diario verde e acido” Pulsatilla è stata contattata dallo spregiudicato editore Alberto Castelvecchi, che in lei ha notato la sua spiccata propensione allo stile diaristico trasgressivo pubblicandone il libro La ballata delle prugne secche.

  • Dal blog al libro, puoi raccontarci la tua vicenda editoriale?

«Facevo la copywriter, avevo un blog, e fin qui, niente di strano. Col passar del tempo la popolarità del sito ha raggiunto le orecchie di case editrici piccole e grandi, secondo le quali avevo tutte le “carte” in regola per scrivere un libro, e mi pungolavano a cimentarmi nell’impresa. Tra queste c’era anche la Castelvecchi, con la quale ho firmato il contratto. Prima ho firmato il contratto, poi ho scritto il libro. È stato un iter bizzarro».

  • Perché questo titolo bizzarro?

«Perché mi suonava bene. Nella sua stranezza era in tono con tutto il resto».

  • La ballata delle prugne secche ha uno stile di scrittura che nasce dall’universo multiforme dei blog, e che mutua dal diario la frammentazione e la leggerezza. Hai sempre scritto in questa maniera o i tuoi vecchi diari erano diversi?

«Da adolescente ero pesante, come tutti gli adolescenti. Pugno sulla fronte, commiserazione e poesie visionarie. La scrittura si evolve con la persona, ovviamente».

  • Nel tuo libro vengono affrontati anche temi come l’anoressia, il rapporto conflittuale con i propri genitori, esperienze sessuali, il tutto sempre condito da umorismo. Eppure le pagine sicuramente più curiose e interessanti riguardano la tua città natale, e il dialetto che ci porta indietro nel mondo del folclore e dell’infanzia. Come hanno reagito i foggiani alle presentazioni del libro?

«Bene nel complesso, complimenti a profusione. Però avrei dovuto, secondo certi foggiani, restare a Foggia e combattere dall’interno per cambiarla, invece che andarmene e parlarne male. In realtà il mio borgo natio non ha subito un trattamento diverso dagli altri temi trattati nel libro, irridere e colpire è il mio marchio di fabbrica».

  • Cito dal tuo blog:«Mi sono fatta anch’io un blog, pare essere di moda. Ma non l’ho fatto per questo. L’ho fatto per non implodere». Puoi spiegarmi meglio cos’è questa “implosione”?

«Era un periodo drammatico, avevo bisogno di vuotare il sacco con qualcuno. L’ho fatto con il mondo».

  • Dopo l’uscita del libro è stato facile continuare a scrivere nel blog? O è cambiato qualcosa?

«La seconda che hai detto. Ho un maggiore bisogno di privacy, e un maggiore bisogno di sincerità, e le due cose collidono di brutto con il blog».

Continua a leggere e clicca l’intervista ….
Per visitare il blog di Pulsatilla: http://pulsatilla.splinder.com/

Arianna Cameli

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Il covo dei Blogger: Anche il mondo di carta…. http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/02/09/il-covo-dei-blogger-anche-il-mondo-di-carta/ Fri, 09 Feb 2007 17:36:37 +0000 http://www.mompracemradio.it/mompracem/2007/02/09/il-covo-dei-blogger-anche-il-mondo-di-carta/ Il covo dei Blogger è una rubrica dedicata ai blog letterari che esce sul mensile “Letture??? a cura di Arianna Cameli ]]> blogger.gif

ANCHE IL MONDO DI CARTA SCOPRE IL BELLO DELLA RETE
In occasione della Fiera della piccola e media editoria, una serie di incontri ha finalmente affrontato la realtà della produzione e degli autori “on line”. Perché proprio dalla Rete potrebbero arrivare i nuovi lettori della carta stampata.

Durante la Fiera della piccola e media editoria, Più Libri Più Liberi, svoltasi a Roma dal 7 al 10 dicembre, la vera novità è stato lo Spazio Blog animato da una fitta programmazione di incontri. Il titolo del convegno nazionale dedicato ai blog, riguardava per l’esattezza I blog: nuovi autori e nuovi media.

L’obiettivo dunque era puntato soprattutto sulle nuove idee e sui nuovi protagonisti della Rete, oltre a dare un notevole contributo alla questione del diritto d’autore nel mondo di Internet.

Gli incontri che si succedevano presso la monumentale cornice dell’Eur Palacongressi di Roma, hanno posto l’accento poi sul rapporto dei nuovi canali mediatici rispetto al fenomeno blog, ma anche rispetto ai mezzi di comunicazione tradizionali (stampa, Tv, radio). In questo senso, in che modo e con quali criteri si sta sperimentando la convergenza fra differenti modi della comunicazione?

Questo è stato uno degli interrogativi forti al quale hanno cercato di rispondere i diversi ospiti, che si sono alternati nei dibattiti tra i quali Pino Scaccia del Tg Rai, Giampaolo Rossi presidente Rai Net, la giornalista Cristina Missiroli, Mario Sechivicedirettore di Il Giornale, Bruno Pellegrini di TheBlogTV, Roberto Bernabò di Telecom Italia, Giulia Blasi per Rai Futura e tanti altri.

Sicuramente poi, complice anche il contesto della Fiera, si doveva fare i conti con il libro, e con il mondo della lettura e della scrittura: due universi che stanno vivendo una vera e propria stagione di riscoperta e di partecipazione collettiva. Il mondo dei blog e dei suoi nuovi protagonisti e fruitori sta dando una spinta rilevante alla creazione non solo di nuovi autori che emergono proprio dal mondo della Rete, come il caso della giovane Pulsatilla per citarne uno, ma anche alla costituzione di circoli letterari focalizzati in particolare sull’atto della lettura.

Il direttore delle Biblioteche di Roma, Maurizio Caminito, che ha voluto fortemente l’incontro sui “Gruppi di lettura e blog: antitesi o sintesi?” ha espresso una favorevole attenzione alle due realtà, apparentemente distanti ma che rivelano invece molti punti di contatto. Lo strumento del blog può dare voce a una comunità di lettori, che si incontrano, commentano, propongono letture e partecipano attivamente alla vita culturale delle biblioteche; a tal proposito Caminito ha citato per esempio l’esperienza di Pre.mio, il Premio dei lettori delle Biblioteche di Roma per la narrativa e la saggistica. Un evento che vede finalmente i lettori protagonisti dei libri che leggono e sui quali danno poi pareri. Attorno all’iniziativa naturalmente sono fioriti dei blog, che oltre alla visibilità e allo scambio di link, registrano le esperienze di lettura del circuito bibliotecario. E così tra mailing list, blog e gruppi di lettura l’utente delle biblioteche cambia volto, diventa un lettore attivo, partecipe della vita di una comunità specifica e si toglie per sempre la maschera di lettore solitario e burbero, di “topo da biblioteca” per intenderci.

Citando in breve un intervento di Leo Sorge, co-organizzatore dello Spazio Blog e coordinatore dell’incontro sui Gruppi di lettura: «Il problema fondamentale è: usare nuove tecnologie partendo dal blog, per aumentare il numero di lettori, di fruitori dell’opera libraria con dei termini mutuati dal linguaggio del marketing, che possiamo chiamare prelettura e postlettura, meccanismi che migliorino la lettura senza toccare l’esperienza della lettura in sé».

Lo sa bene Luca Ferrieri che ha partecipato al dibattito in qualità di direttore della biblioteca di Cologno Monzese e che grazie alla collaborazione dei suoi utenti abituali ha attivato un gruppo di lettura all’avanguardia, dotato di blog e mailing list, coniugando partecipazione e protagonismo in una tendenza glocal tipica della dimensione globale della Rete e della riterritorializzazione dei piccoli gruppi.

D’altra parte come ha evidenziato Davide Bennato, docente della facoltà di Scienze della comunicazione a “La Sapienza” di Roma, «la lettura nasce con un’accezione di tipo broadcast, ovvero più persone fruiscono dello stesso testo, e difficilmente si riesce a condividere la passione per un libro. Anche se il libro nasce per essere consumato con la voglia di entrare dentro l’universo che esso descrive. La cosa interessante è che nel momento in cui il blog diventa uno strumento con cui discutere del libro che ha appassionato, sicuramente si comincia a creare una rete di condivisione, anche perché ciò che lega persone che si riconoscono in strumenti diversi è quello di condividere un immaginario».

Si può e si deve riflettere sull’immaginario anche perché passati i facili entusiasmi da blogger neofita, ciò che conta è la creazione di contenuti studiati appositamente per la Rete dei blog. A livello funzionale i blog inoltre possono essere dei filtri e degli aggregatori di notizie, possono cioè svolgere una funzione selettiva rispetto alla ridondanza e al generalismo dell’informazione mainstream, dando una chiave di lettura del Web.

I dibattiti all’interno del convegno hanno riguardato anche il punto di vista di chi pubblica i libri come gli editori, e di chi tra loro si avvicina al mondo dei blog con intelligenza e lungimiranza. Se già alcuni editori fanno scouting di nuovi talenti navigando in Rete, altri si dedicano con passione al nuovo canale, dando la possibilità ai propri scrittori di curare un blog all’interno della casa editrice, oppure offrendo un luogo d’incontro fra autori e lettori. Insomma grande fermento e grande interesse nel mondo editoriale, e non solo, tanto che il blog dei blogger PiuBLOG, cresciuto in occasione della Fiera Più Libri Più Liberi si sta confermando un contenitore ricco di esperienze, opinioni, testimonianze sui blog, la Blogosfera, Internet e le tecnologie, la comunicazione, i media, la cultura.
Per visitare PiùBlog: http://www.piublog.it/

Arianna Cameli
aritretre@yahoo.it

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